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13/06/2006 | di Redazione Ruoteclassiche
ACCUSATA DI RAPINA
Si dice sia stata l’auto di Ronald Biggs, la mente dell’assalto al treno postale Glasgow-Londra, passato alla storia come “Il colpo dei 15 uomini d’oro”. Scotland Yard la trovò abbandonata accanto alla casa di campagna del bandito. Dalla carrozzeria si direbbe una berlina paciosa, invece sotto al cofano c’è un sei cilindri da 130 CV derivato dalle […]
13/06/2006 | di Redazione Ruoteclassiche

Si dice sia stata l'auto di Ronald Biggs, la mente dell'assalto al treno postale Glasgow-Londra, passato alla storia come "Il colpo dei 15 uomini d'oro". Scotland Yard la trovò abbandonata accanto alla casa di campagna del bandito. Dalla carrozzeria si direbbe una berlina paciosa, invece sotto al cofanoc'è unsei cilindri da 130 CV derivato dalle corse.

Nel 1963 fece scalpore una clamorosa rapina da tre miliardi di lire al treno postale Glasgow-Londra. I 15 banditi, detti "15 uomini d'oro", furono tutti individuati e arrestati da Scotland Yard. Tutti tranne il più importante, Ronald Biggs: di lui trovarono solo una vecchia Hotchkiss "Anjou 20.50" del 1950, ora conosciuta come "l'auto della rapina", la nostra "Regina" di questo mese.

È la sola rimasta di una serie di sei esemplari venduti in Inghilterra dalla Casa nel 1950. Fu consegnata senza allestimenti interni, che furono realizzati in pelle dalla prestigiosa carrozzeria Harold Radford di Londra. Era equipaggiata con il motore "Tipo Parigi-Nizza", gara alla quale la Hotchkiss effettivamente partecipò vittoriosamente nel 1937 con il modello denominato "20 CV 686". Non fu la sola affermazione sportiva di questo marchio. La Casa francese, nata nel 1904 e scomparsa nel 1955, vanta infatti un importante palmarés: vinse il Rally di Montecarlo nel 1933, '34, '39, ' 49 e '50.

Il primo proprietario della nostra "Anjou" fu un certo Ernst D.S. Johnson Leighton, poi forse ci fu Biggs, quindi una serie di anonimi signori che l'hanno portata dall'Inghilterra fino alla Svizzera (dove ora si trova). Per quanto ben costruita, solida e rassicurante, la "Anjou 20.50" è un'auto dalle soluzioni stilistiche non innovative, soprattutto dopo la guerra, quando le macchine sperimentavano linee aerodinamiche più accattivanti. Ma quando scopriamo che la nostra "Anjou" ha un motore da corsa, questo ci affascina. Se a ciò si aggiunge la storia dei "15 uomini d'oro", è facile comprendere l'appeal collezionistico di questa vettura.

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