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18/04/2019 | di Maurizio Schifano
Fiat 124 Sport Coupé, una 2+2 tutta confort e brio
Più comoda e spaziosa delle concorrenti Alfa Romeo e Lancia dell'epoca, la Fiat 124 Sport Coupé è diventata piuttosto rara.
18/04/2019 | di Maurizio Schifano

Più comoda e spaziosa delle concorrenti Alfa Romeo e Lancia dell'epoca, la Fiat 124 Sport Coupé è diventata piuttosto rara. Oggi è da prendere solo se in buono stato di conservazione o ben restaurata.

Il grande vantaggio della Fiat 124 Sport Coupé? Oggi come ieri, quello di essere una vera e comoda 2+2. Lo sottolineava anche Quattroruote, nella Prova su Strada pubblicata sul numero di maggio del 1967.

Una valida alternativa a Lancia e Alfa Romeo. Per tale ragione, frutto di un progetto intelligente, la versione appena presentata al Salone di Ginevra, che con lo stesso passo della berlina va a completare la gamma delle 124, si rivela più pratica e più fruibile di concorrenti dirette come la Lancia Fulvia Coupé e l’Alfa Romeo Giulia GT 1300 Junior, che però sono più care e, in realtà, sono destinate a una clientela più sofisticata o più sportiva.

Di tutti i colori. Sta di fatto che la 124 Sport Coupé, caratterizzata pure da uno stile della Casa originale e moderno, si conquista subito una sua clientela, che la preferisce soprattutto nelle tinte bleu turchese e verde scuro. La gamma colori standard iniziale prevede anche il bianco, l’avorio e il rosso; a richiesta poi ci sono il blu scuro e il nero, ma queste tinte sono quasi ignorate.

Tutto al posto giusto. Di questa coupé, che riesce a distinguersi nel panorama automobilistico dell’epoca, piacciono le proporzioni insolite, che danno importanza a un padiglione ampio e luminoso, il muso basso, fatto apposta per fendere l’aria, e la coda tronca col bordo sporgente sottolineato da un profilo cromato. Il cruscotto e il tunnel centrale rivestiti il legno (finto), il volante con la corona in legno (vero), la leva del cambio inclinata e lunga al punto giusto e i bei sedili avvolgenti conferiscono all’abitacolo un tono sportivo; l’assetto di guida poi è decisamente comodo.

È brillante, ma beve un po’ troppo. Il grado di finitura generale è da considerarsi buono. Con un prezzo al lancio di 1.490.000 lire, la Fiat 124 Coupé ha dunque tutte le carte in regola, anche perché il suo quattro cilindri bialbero di 1438 cm³ con 90 CV, identico a quello della 124 Sport Spider, le garantisce una velocità massima di 170 km/h e un’accelerazione piuttosto brillante. Il motore è robusto e infaticabile e ha come unico neo il consumo elevato.

Richiestissima. La guidabilità è nel complesso buona e migliora se viene ordinato il cambio a 5 marce (un optional disponibile quasi da subito) e quando, alla fine del 1968, viene adottato il nuovo retrotreno della 124 Special a molloni anziché a balestre. La prima serie rimane in produzione fino alla fine del 1969, sarà seguita dalla seconda, con motori 1400 e 1600 (1969-72) e dalla terza, con motori 1600 e 1800 (1972-75), per un totale di oltre 310.000 esemplari, che soddisfano a fatica la domanda da parte di un mercato che alla fine le rimpiangerà.

Consigli per gli acquisti. Per via di un trattamento anticorrosione non proprio adeguato, ma anche di un utilizzo spesso allo spasimo, la maggior parte delle 124 Sport Coupé è stata rottamata da tempo. La prima serie oggi è rarissima, perciò, per un esemplare in condizioni ottime o anche buone, varrebbe la pena di spendere i 12.000-15.000 euro richiesti nei pochi annunci che compaiono online. Sconsigliabile invece il restauro di qualche relitto venduto come “buona base”.

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