8 maggio 1982, moriva Gilles Villeneuve - Ruoteclassiche
Cerca
Eventi / News / Personaggi
08/05/2014 | di Redazione Ruoteclassiche
8 maggio 1982, moriva Gilles Villeneuve
Oggi, a 32 anni esatti dalla scomparsa di Gilles Villeneuve - è successo l’8 maggio 1982, ore 13.52, durante le prove del G.P. del Belgio sul circuito di - ricordiamo il pilota canadese con un passaggio dell’intervista che facemmo due anni fa a René Arnoux, il pilota e amico che lo sfidò nel più emozionante e cavalleresco duello nella storia della F.1.
08/05/2014 | di Redazione Ruoteclassiche

Gilles Villeneuve è stato un corridore nel senso più puro del termine: generoso, leale, senza paura. A lui riuscivano le due cose più difficili: sfidare le leggi della fisica e divertire Enzo Ferrari.

Oggi, a 32 anni esatti dalla scomparsa di Gilles - è successo l’8 maggio 1982, ore 13.52, durante le prove del G.P. del Belgio sul circuito di Zolder - ricordiamo il pilota canadese con un passaggio dell’intervista che facemmo due anni fa a René Arnoux, il pilota e amico che lo sfidò nel più emozionante e cavalleresco duello nella storia della F.1. Ce lo raccontò così:

Trentantré anni. Sono passati ben trentatré anni da quell'incredibile giorno, 1° luglio del 1979, a Digione, e da allora non c'è momento che non ricordi lo straordinario confronto con Gilles. Tre, quattro giri. A un certo punto le mie ruote di sinistra erano incastrate con le sue di destra. Mi sono girato verso di lui, è stato un attimo, un centesimo di secondo, e ho visto i suoi occhi dietro la visiera. Mi son detto: "Questo qui non molla". Ci siamo divertiti da matti….

Se uno di noi due avesse alzato il piede, anche solo per un attimo, sarebbe stato un disastro. Ma io lo conoscevo e lui conosceva me: potevamo fidarci. La mia Renault aveva problemi con una delle pompe della benzina e la sua Ferrari era ormai senza freni e senza gomme. Gilles alla fine ebbe la meglio, ma io posso dire di essere stato battuto dal miglior pilota di tutti i tempi.

Siamo saliti sul podio e la gente pensava: "Adesso questi si prendono a pugni". Invece ci siamo stretti la mano e siamo scoppiati a ridere. Più tardi, in conferenza stampa, uno schermo proiettava le immagini del nostro duello. Che cosa avevamo combinato! Alla mia sinistra c’era Forghieri, sconvolto: "Avete guidato in quella maniera mica per il primo posto, ma per il secondo e il terzo. Voi siete proprio matti". Intanto Jabouille, il mio compagno di squadra, era nero. Aveva vinto lui la gara - oltretutto quella era anche la prima vittoria di un motore turbo - ma nessuno se lo filava…

di Alessandro Barteletti
foto di Mario Barteletti (G.P. di Monaco 1979)

COMMENTI
In edicola
Segui la passione
Aprile 2024
Protagonista della copertina di aprile è l'ultima De Tomaso Pantera costruita. Regina è la Mercedes 500/540 K, poi vi presentiamo l'unica Porsche 917 stradale allestita dalla Casa, la più sportiva delle Alfa Romeo 155, la Turbo Q4 e il Test a test fra Mitsubishi 3000 GT e Toyota Supra
Scopri di più >