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14/03/2014 | di Redazione Ruoteclassiche
All’incanto l’Aston Martin di “Attenti a quei due!”
Va all’asta una delle Aston Martin più popolari, protagonista della serie televisiva “Attenti a quei due!”. Per la "DBS V8" del 1970 si prevedono quotazioni record.
14/03/2014 | di Redazione Ruoteclassiche

Non c’è dubbio che l’attore inglese Roger Moore abbia “naso” per le auto. La sua storia artistica è infatti legata profondamente con le quattro ruote. A cominciare dalla Volvo P1800 che l’attore ha reso famosa nella serie televisiva “Il Santo” (1962-1969), dove Moore impersonava il detective Simon Templar. Oppure con la Lotus Esprit sottomarino utilizzata da Moore/007 in “La spia che mi amava” del 1977. Auto, quest’ultima, recentemente acquistata dal titolare della Tesla, Elon Musk, alla cifra record di 632.000 euro.

Cifra probabilmente destinata ad essere superata da un’altra vettura storica utilizzata da Moore in una serie televisiva: “Attenti a quei due!” (1971-1972) dove, in coppia con Tony Curtis, Moore/Sinclair recitava la parte di un lord inglese dandy. In questa occasione l’auto prescelta è stata un'Aston Martin "DBS V8" del 1970: vettura oggi valutata tra i 420.000 e i 650.000 euro che andrà all’asta il 17 maggio prossimo nella vendita all’incanto che la Casa d’aste inglese Bonhams terrà a Newport Pagnell, nella storica sede dell’Aston Martin.

La storia vuole che sia stato lo stesso Moore a decidere di puntare su questo nuovo modello Aston Martin. Solo che al momento di iniziare le riprese del primo dei 24 episodi della serie, la nuova versione con il nuovo motore V8 non era ancora completata. Fu così deciso dalla Casa e dalla produzione, di utilizzare una DBS standard con motore sei cilindri in linea “vestita” però da V8. Le modifiche si ridussero a sostituire cerchi e mozzi e ad aggiungere il badge V8.

Dopo aver girato 24 episodi, Roger Moore fu scelto per il ruolo di James Bond e questa decisione segnò la fine di “Attenti a quei due!”. La DBS aveva percorso poco più di 8000 chilometri ed era stata piuttosto maltrattata durante le riprese. Fu allora che tornò alla Aston Martin Works per la manutenzione e per poi essere venduta al suo primo proprietario privato nel 1971. Fino ad oggi la vettura ha avuto cinque proprietari in totale, ed è sempre passata di mano in contrattazioni tra privati, mai tramite un concessionario o un’asta.

Nel 1994, dopo aver percorso poco più di 110.000 chilometri e ridotta in pessimo stato, il quarto proprietario decise di sottoporla a un restauro completo, conservando tutte le specifiche e i componenti che aveva all'inizio delle riprese della serie “Attenti a quei due!”, compresi gli interni in pelle. Dal 1997 la DBS viene sottoposta a manutenzione periodica presso l’Aston Martin Works. Mai mostrata in pubblico fino al 2011 questa "DBS" speciale (una delle 49 prodotte) ha partecipato lo scorso anno al concorso di eleganza di Villa d’Este e ha avuto un ruolo da protagonista anche per i festeggiamenti per il centenario Aston Martin. Insomma, anche il quinto proprietario ha avuto “naso” a scommettere su di lei.

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