#AmarcordTopolino, quando la mozzarella di bufala viaggiava su un furgone 500 C - Ruoteclassiche
Cerca
News
02/05/2016 | di Redazione Ruoteclassiche
#AmarcordTopolino, quando la mozzarella di bufala viaggiava su un furgone 500 C
Ecco la terza storiella, con relativa foto, selezionata dalla redazione nell'ambito dell'iniziativa #AmarcordTopolino. Dopo le gare e le cerimonie di famiglia, ecco arrivare un ricordo legato alla vita di tutti i giorni e al lavoro, con un furgone Topolino 500 C alle prese con la consegna di prodotti freschi...
02/05/2016 | di Redazione Ruoteclassiche

Ecco la terza storiella, con relativa foto, selezionata dalla redazione nell'ambito dell'iniziativa #AmarcordTopolino. Dopo le gare e le cerimonie di famiglia, ecco arrivare un ricordo legato alla vita di tutti i giorni e al lavoro, con un furgone Topolino 500 C alle prese con la consegna di prodotti freschi...

Guardate bene, vi ricorda qualcuno? No, non è Gino Cervi nella scena di un film degli anni 50, ma il più modesto, seppur tenace, commerciante di latticini e formaggi Giovanni Di Martino, insieme con il suo furgone Fiat Topolino 500 C. A  lui l’intraprendenza di essere stato, nell’immediato  dopoguerra, il primo a far assaporare la vera mozzarella di bufala agli ignari e talvolta scettici  torinesi, che mai prima di allora avevano avuto l’opportunità di conoscere e apprezzare l’autentica prelibatezza campana. La foto lo ritrae schierato assieme ai suoi furgoni, davanti alla stazione  ferroviaria di Torino Porta Nuova, in attesa, come ogni mattina all’alba, dell’arrivo del treno merci  proveniente da Battipaglia con le mozzarelle fresche da distribuire nelle migliori latterie e  salumerie della città.  All’epoca  il vano posteriore del  furgoncino Fiat  era ovviamente privo di  refrigerazione elettrica, quindi ancor prima di giungere in stazione per lo scarico e carico della merce, la principale cosa da fare oltre al pieno di benzina super, era il “pieno” di ghiaccio, per  garantire freschezza e genuinità del prodotto da trasportare. Per quanto la Topolino fosse di carrozzeria molto robusta, il siero del latte e lo scioglimento del ghiaccio, causa di ruggine, rendevano obbligatorio il frequente intervento del carrozziere. Le auto di una volta, come le  scarpe, se si rompevano, non si buttavano via in favore di nuove, ma si riparavano per continuare efficienti il loro cammino. Non me ne vogliano Prada e Marchionne!

Annamaria Di Martino (Castiglione Torinese - Torino)

TAGS topolino
COMMENTI
In edicola
Segui la passione
Aprile 2024
Protagonista della copertina di aprile è l'ultima De Tomaso Pantera costruita. Regina è la Mercedes 500/540 K, poi vi presentiamo l'unica Porsche 917 stradale allestita dalla Casa, la più sportiva delle Alfa Romeo 155, la Turbo Q4 e il Test a test fra Mitsubishi 3000 GT e Toyota Supra
Scopri di più >