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18/10/2016 | di Redazione Ruoteclassiche
Donne al volante: chi è stata la prima?
Chi è stata la prima donna italiana a guidare un’automobile? Il primato è molto conteso. Ecco come sarebbero andate le cose secondo la ricostruzione dell’Acais di Messina.
18/10/2016 | di Redazione Ruoteclassiche

Chi è stata la prima donna italiana a guidare un’automobile? Il primato è molto conteso. Ecco come sarebbero andate le cose secondo la ricostruzione dell’Acais di Messina.

Torniamo indietro di 110 anni: non c’era molto traffico per le strade, un’automobile era una rarità ed erano pochissimi gli uomini che sapevano guidare. Eppure allora, nel lontano 1907, Ernestina Prola ottiene la patente (allora denominata licenza) e passa alla storia come “la signorina al volante”.

"Gli automobilisti che devono circolare sulle strade ordinarie saranno sottoposti alle opportune prove": recita il primo regolamento che fa riferimento all’autorizzazione alla guida, contenuto nel regio decreto del 28 luglio 1901 n. 416. Niente scuola guida allora, ma la certificazione di un’abilità, attestata dal rilascio di un "libretto", sul quale dovevano essere annotate le eventuali contravvenzioni.

E se il primo italiano a superare la prova ed ad ottenere il rilascio del libretto è il torinese Bartolomeo Tonietto, detto Alberto, noto chauffeur di casa Savoia, a sorpresa per l’epoca, solo sei anni dopo, lo stesso libretto viene rilasciato ad una donna, anche lei di Torino, Ernestina Prola. Siamo in un periodo storico in cui le donne non possono votare, difficilmente riescono a studiare e pochissime tra loro hanno un lavoro fuori casa: il suo è un traguardo non da poco. Dalla foto storica che sembrerebbe testimoniare l’abilità al volante dell’antesignana automobilista, pare che la stessa fosse stata nominata chauffeuse della scuola di Torino, probabilmente della sezione femminile.

Dalle poche notizie che è possibile reperire, pare che la sua patente sia stata rinnovata a lungo: si dice che guidò tutta la vita, quindi addirittura fino a 78 anni. Per quei tempi, aveva fatto davvero tanta strada.

Secondo l’Acais, l’Associazione Cultori Auto di Interesse Storico di Messina, in realtà la prima patente tecnicamente tale sarebbe quella rilasciata a Francesca Mirabile Mancuso di Caronia, a cui è stato intitolato un tratto di lungomare vicino Messina; lei ottiene il “certificato di idoneità a condurre automobili con motore a scoppio”, il 5 giugno 1913, dalla prefettura di Palermo, in base al regio decreto n. 798 del 30 giugno 1912.

Ernestina Prola nel 1907 invece aveva conseguito la licenza per la conduzione di veicoli rilasciata dalla Prefettura con il controllo del Genio Civile dopo una prova seguita da una normale visita medica ( regio decreto n. 416 del 28 luglio 1901 ).

Secondo l’associazione, analoga licenza sarebbe stata rilasciata nello stesso anno a Franca e Giovanna Florio di Palermo, nel 1906 alla marchesa Adriana Bosurgi di Messina, nel 1903 alla signora Frangiapane Maria di Roma e alla contessa Corinaldi Treves Emma di Padova, nel 1902 alla principessa Cassini Sforza Carolina di Roma e alla contessa Del Verme Jitte di Milano.

Elisa Latella

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