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04/01/2016 | di Redazione Ruoteclassiche
“Veloce come il vento”: da aprile al cinema l’action movie made in Italy
Dopo Rush, un altro film in uscita avrà come tema conduttore il mondo delle corse. Un film italiano, ambientato in Italia e con attori italiani. “Veloce come il vento”, questo il titolo, presentato in anteprima alle Giornate Professionali di Cinema a Sorrento, sarà nelle sale a partire dal prossimo mese di aprile. Protagonisti, Stefano Accorsi […]
04/01/2016 | di Redazione Ruoteclassiche

Dopo Rush, un altro film in uscita avrà come tema conduttore il mondo delle corse. Un film italiano, ambientato in Italia e con attori italiani. “Veloce come il vento”, questo il titolo, presentato in anteprima alle Giornate Professionali di Cinema a Sorrento, sarà nelle sale a partire dal prossimo mese di aprile. Protagonisti, Stefano Accorsi e la debuttante Matilda De Angelis. La regia è di Matteo Rovere, giovane produttore del film “Smetto quando voglio” e della web serie “The Pills”, nonché Nastro d’Argento nel 2006 per il cortometraggio “Homo homini lupus” sulle ultime ore di un partigiano laziale nel 1944.

“Veloce come il vento” racconta la storia di fratello e sorella alle prese con i problemi economici in cui è caduta la famiglia De Martino, da sempre immersa nel mondo dei motori. Del resto siamo in Romagna, in piena “Tera de Mutor” e non potrebbe essere altrimenti. Sarà Giulia (Matilda De Angelis), giovane e promettente pilotessa automobilistica a tentare il riscatto familiare, prendendosi sulle spalle tutta la responsabilità di riuscire nell’impresa di far risalire la china al padre Mario.

Ad aiutarla, il fratello Loris (Stefano Accorsi, dimagrito di 10 chili, sporco e imbruttito) un ex pilota dal passato burrascoso ma estremamente abile alla guida. I due fratelli saranno obbligati a vincere, non solo nelle gare legali e su pista ma anche nelle corse clandestine, molto rischiose e pericolose. Chi l’ha visto sostiene che inseguimenti e gare di auto non abbiano nulla da invidiare alle pellicole più famose del cinema americano. Per girarle Matteo Rovere si è rifatto proprio alla scuola americana del genere utilizzando piloti veri in scene d’azione reali.

A colpire gli appassionati sarà però il personaggio interpretato da Stefano Accorsi, un pilota reale che sul finire degli anni 80 rappresentava una delle grandi promesse del rally italiano, pronto a raccogliere l’eredità dei grandi di allora ma che nel momento di maggiore successo ha visto rompersi qualcosa dentro e non ce l’ha fatta. Si tratta di Carlo Capone, torinese di Gassino, classe 1958, protagonista di alcune stagioni memorabili alla guida della Lancia 037 con i colori del Jolly Club Milano, a fianco del compagno di squadra Miki Biasion. Nel 1983 è quarto assoluto del Campionato Italiano.

Nel 1984 passa alla Scuderia Tre Gazzelle per gareggiare nel Campionato Europeo. Vince nel Rally Boucles de Spa (Belgio); nel Rally Race, in Spagna; nel Rally Zlatni Piassatzi, in Polonia, secondo assoluto nel Costa Smeralda; nel Rally Albena (Ungheria); in Francia ad Antibes e in Grecia nel Rally Halkidikis. Al termine sarà lui il Campione Europeo, davanti a un campione come Henry Toivonen. Da allora la crisi, e il ritiro dalle corse: dal 1985 non ha più partecipato a gare ufficiali.

Gilberto Milano

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