Entra nel vivo la 1000 Miglia 2023, anche se la quarta tappa non ha riservato grosse sorprese almeno per quanto riguarda la classifica. L’equipaggio Vesco-Salvinelli su Alfa Romeo 6C 1750 del 1929 ha chiuso ancora in testa e rimane saldamente al comando della Freccia Rossa, seppur tallonato dall’insidioso duo piacentino Fondanella-Covelli su Lancia Lambda Casaro del 1929.
Prove e panorami. A circa 340 chilometri dal traguardo finale, si inizia a percepire l’agonismo e l’atmosfera incandescente che caratterizzano i momenti decisivi di questa gara storica. La giornata ha avuto inizio con dieci prove cronometrate all’interno dell’Aeroporto Militare di San Damiano valide per il Trofeo “Cent’anni dell’Aeronautica Militare Italiana”, seguite da un controllo timbro. La carovana, poi, ha attraversato i territori dell’Oltrepò Pavese e della Valle Versa, prima di giungere a Pavia per il Controllo Orario percorrendo tutta la Strada Nuova fino al Ponte Coperto e fare poi rotta a Ovest.
Tuffo in Piemonte. Novità assoluta di questa edizione della Freccia Rossa è stato il passaggio nei territori del Piemonte, con due soli precedenti, il 1947 e il 1948. Il convoglio storico è stato accolto in piazza Garibaldi ad Alessandria e, dopo il controllo si è diretto ad Asti, patria della Barbera e del tartufo, scelta come sosta per il pranzo dal Tribute, mentre le storiche hanno fatto un controllo timbro in Piazza Roma.
Arrivo a Milano. Fra le colline del Monferrato si sono invece svolta le prove cronomentrate e in zona Grana, una prova di media. Quindi i pneumatici delle auto d’epoca hanno assaggiato l’asfalto di Vercelli e Novara, prima di varcare il confine lombardo. In serata la gara si è conclusa a Milano dove la 1000 Miglia è giunta per la prima volta nella sua storia. Le auto hanno potuto sfilare nella centralissima piazza Duomo per poi raggiungere un altro luogo simbolo del capoluogo lombardo, il moderno quartiere City Life. Domani la tappa finale che si concluderà da dove è partita, ossia a Brescia.