L’inchino della 1000 Miglia ad Amatrice, terra ferita dal terremoto, prima del balzo verso Roma. Sempre in testa l’equipaggio bresciano Vesco-Vesco.
Poco dopo le ore 18 di ieri sera le prime auto della 1000 Miglia si sono spinte a percorrere il territorio di Amatrice: gli equipaggi e la Freccia Rossa, con un carico simbolico di grande evento internazionale, hanno reso omaggio alla cittadina gravemente colpita dal terremoto del 2016. Sui piloti gravano quasi 10 ore di guida e dopo aver attraversato oltre 100 comuni italiani. Un passaggio molto significativo per la 1000 Miglia che quest’anno si propone come vetrina per la città laziale. Gli equipaggi si preparano ad affrontare la parte finale del secondo giorno di gara per giungere finalmente nella Città Eterna, Roma, attraversando Rieti. Anche la corsa si è espressa all’insegna della sicurezza e senza mai abbassare la guardia: sono state più di 5.000 mila le mascherine distribuite tra concorrenti e staff con oltre 10.400 prove di temperatura effettuate.
Alfa Romeo in testa. Al termine della seconda tappa, al comando della classifica della 38° Mille Miglia Storica resta sempre l’Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del 1929 guidata da Andrea e Roberto Vesco, con 43.837 punti, seguita dalla Lancia Lambda Casaro VII Serie del 1927 della coppia Gianmario Fontanella-Anna Maria Covelli, con 42.913punti. In terza posizione segue la Lancia Lambda Spider Casaro del 1929 dei piloti Sergio Sisti e Anna Gualandi, con 42.672 punti. Al quarto posto in classifica troviamo Andrea Belometti e Massimo Bettinsoli, dopo aver compiuto un’importante rimonta sui primi posti su Lancia Lambda Spider Casaro del 1929 (40.889). In quinta posizione Alberto Aliverti e Stefano Valente con la loro Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del 1929 (40.287 punti), seguiti in quinta posizione.