Dopo 16 giorni e 8000 km macinati a bordo di quello che hanno simpaticamente battezzato il “Vecchio Catorcio”, due ragazzi comaschi sono finalmente tornati a casa, avendo compiuto un’impresa che pochi credevano davvero possibile. Loro, i “reduci”, sono Alessandro Poletti ed Ermanno Lamperti, 23 anni entrambi, studenti universitari, primi e unici italiani che hanno preso parte al 4L Trophy, raid nel deserto a bordo di sole Renault “4”.
Un tour cominciato il 17 febbraio da Parigi e terminato, dieci giorni dopo, il 27 febbraio a Marrakech, con sette giorni di pura avventura attraverso le montagne, le piste e le dune del deserto marocchino. Una ventola rotta (e subito rimpiazzata con un più potente “ventilateur”di una Renault “11” recuperato per pochi soldi nell’officina di un villaggio), un cerchio piegato e un ammortizzatore spaccato non sono bastati a fermare i due piloti, che hanno conquistato il 196° posto in classifica su un totale di 1200 equipaggi.
Ma la vittoria più grande sono state le 82 tonnellate di aiuti umanitari che gli equipaggi hanno caricato nel bagagliaio e consegnato all’associazione Enfants du Desert, materiale principalmente destinato alla scolarizzazione di quei bambini marocchini che ogni giorno percorrono molti chilometri a piedi per raggiungere la scuola più vicina.
Spinti da un grande senso di solidarietà, Ermanno e Alessandro hanno rinunciato anche a tavolino e sedie pur di stipare il più possibile sulla loro “4L”: una sedia a rotelle, cento quaderni, cento saponette, vestiti, palloni, giochi, penne e matite, praticamente metà carico, tutto sponsorizzato da privati e aziende locali che hanno voluto sostenere il progetto.