Gina Lollobrigida è morta oggi, 16 gennaio 2023, a Roma. La grande attrice aveva 95 anni. Nell’aprile 1962 era stata protagonista di una copertina di Quattroruote
Gina Lollobrigida, conosciuta col soprannome di “Bersagliera” (la protagonista di “Pane, amore e fantasia”), si è spenta il 16 gennaio 2023 a Roma, per i postumi di una caduta in casa. Aveva 95 anni. Diva del cinema italiano, fu una stella del neorealismo a partire dagli anni 50. Ma fu acclamatissima anche a livello internazionale, recitò, tra gli altri, con Frank Sinatra, Sean Connery, Humphrey Bogart, Alec Guinness, Anthony Quinn… Incarnava la bellezza, la tenacia, la simpatia, l’eleganza. Quando era all’apice della carriera, Quattroruote le dedicò una splendida copertina.
Vestita da sposa. Era il numero 76 di Quattroruote, aprile 1962. In copertina una splendida Lollo con velo in testa, un pizzo trasparente a coprirle le spalle, una nuvola di pizzi e tulle ben sistemato sul sedile. Già, la Lollobrigida spalanca gli occhioni mentre guarda di lato, le mani sul volante di una… “rozza jeep”, si legge nella didascalia alla foto. Il telaio del parabrezza in effetti non è immacolato, mentre la trombetta sembra posticcia. Ma la Lollo appare in tutto il suo fascino.
Sorriso ai lettori. “Nella galleria delle donne belle che sorridono ai lettori dalle copertine di Quattroruote mancava l’immagine di una regina di femminilità, di quella che gli americani chiamano ‘reginissima’, e gli italiani, confidenzialmente la ‘bersagliera’. Ecco ora colmata la lacuna: Gina Lollobrigida ha voluto posare per Quattroruote a bordo di una rozza jeep: civetteria di bella donna, ormai signora raffinata, e, qui, elegantissima e fragrante sposa di primavera”.
La carriera. Gina Lollobrigida, nata a Subiaco nel 1927, cominciò a recitare prestissimo. Da ragazzina posava per i fotoromanzi e studiava canto. Da qui ai concorsi di bellezza prima e alla celebrità subito dopo il passo e breve. Lavora con i più grandi registi italiani, Lattuada, De Sica, Monicelli, Germi, Comencini, Bolognini, Blasetti, Soldati… degli anni 50-70. La fama, la bellezza, la bravura la portarono in Francia (ha recitato per Rene Clair), ma soprattutto a Hollywood con i più grandi del cinema. Ha vinto, tra gli infiniti riconoscimenti, sette David di Donatello e due Nastri d’argento. Nella sua lunghissima filmografia (oltre 60), figurano pellicole da culto come “Achtung banditi”, “Fanfan la Tulipe”, “Pane amore e fantasia”, “Pane, amore e gelosia”, “La Romana”, “La provinciale”, “La donna più bella del mondo”, “Il gobbo di Notre-Dame”, “Torna a settembre”, “Venere imperiale”, “La donna di paglia”, “Le avventure di Pinocchio”…