Proviamo per un attimo a immaginare di trovarci nel Piemonte dei primi del ‘900, nel pieno di una rivoluzione industriale per l’Italia che passava anche attraverso il proliferare di officine meccaniche che, partendo dalle biciclette ed evolvendosi alla realizzazione di moto, spesso arrivavano a produrre i primi esemplari di automobili. Vetture ancora strettamente imparentate alle carrozze e realizzate a mano con coraggio e un po’ d’incoscienza.
Fratelli attivissimi. I tre fratelli Ceirano, Giovanni Battista, Giovanni e Matteo, protagonisti di quest’avventura, si possono assolutamente annoverare tra i pionieri italiani dell’automobile: coinvolti nella fondazione di numerosi marchi, alcuni dei quali decisamente mitici, come l’Itala, la Scat, ma anche la Ansaldi-Ceirano Società Piemontese Automobili e la Società Ligure Piemontese Automobili. Anni in cui bastavano idee, forza di volontà, generosi investitori e si poteva diventare costruttori di auto da un giorno all’altro, mettendo a frutto la propria genialità ingegneristica e senza farsi troppi scrupoli se le aziende finivano per farsi concorrenza tra di loro.
Pezzo unico e rarissimo. L’esemplare che andrà all’asta – esclusivamente online a questo indirizzo https://www.carandclassic.com/it/aste/1903-ceirano-de-dion-bouton-8Keo3n – dal 14 al 21 luglio, si pensa sia assolutamente unico e risale al 1903 o al 1904: un’arzilla “vecchietta” di 120 anni che, grazie alle cure dei precedenti proprietari, è perfettamente funzionante e ha già partecipato in passato a raduni storici come la rievocazione della famosa Torino-Asti-Torino, la più antica corsa automobilistica della storia italiana, la cui prima edizione si tenne addirittura nel 1895. L’auto, che si stima possa valere tra i 40 e i 50 mila euro, è stata ufficialmente identificata dall’Automotoclub Storico Italiano (Asi) come una delle prime creazioni dei fratelli Ceirano e, oltre a essere provvista di “Targa Oro”, è stata recuperata negli anni 60 ed è completa di ogni sua parte.
Le è stato dedicato un monumento. Il suo nome completo è Ceirano De-Dion Bouton, in quanto il motore installato è proprio un monocilindrico De-Dion Bouton accoppiato a un cambio a tre marce più retromarcia e può raggiungere una velocità di 30-35 km/h. Vanta il classico avviamento a manovella, mentre i comandi al pavimento presentano il pedale dell’acceleratore al centro (come era diffuso fino agli anni 30), mentre freno e frizione si trovano ai lati. Tra le altre caratteristiche peculiari di questa vetturetta – talmente rara e pregiata che è stata persino riprodotta in una scultura che si trova in centro a Cuneo – vanno menzionati i due serbatoi: il principale è collocato sotto il sedile, mentre l’altro, di ottone, nella paratia centrale, contiene anche olio per la lubrificazione del motore e, nei tratti in salita deve essere lasciato necessariamente aperto, altrimenti il carburatore non riceverebbe abbastanza benzina.
Una revisione e poi… L’attuale proprietario consiglia una revisione generale, dal momento che la Ceirano è stata ferma a lungo, ma va in moto al primo colpo e, visto l’anno di fabbricazione, la Ceirano De-Dion Bouton può essere iscritta alla mitica “London to Brighton Veteran Car Run”, un evento riservata alle “veterane” che è un vero e proprio tributo agli albori dell’automobilismo. Un privilegio riservato a poche auto al mondo.