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All’asta la collezione di Gennaro Forgione

Ben conosciuto ai lettori di Ruoteclassiche grazie alla rubrica “L’esperto risponde”, dove metteva al loro servizio la sua enorme ed enciclopedica competenza in campo automobilistico, Gennaro Forgione nel corso della sua vita ha anche collezionato – e curato con meticolosità grazie a un fidato meccanico – alcune auto di grande rilievo storico che, a seguito della sua recente scomparsa, saranno messe all’asta sulla piattaforma Car&Classic.

La versione stradale dell’auto di Nuvolari. La perla della collezione è un’Alfa Romeo 6C 1750 Coupé Touring del 1932, in condizioni impeccabili, iscritta all’Asi e conservata per oltre vent’anni senza alcun restauro, tenuta regolarmente in esercizio, ma esibita molto raramente. Versione stradale di un modello che ha fatto la storia dell’Alfa Romeo trionfando ripetutamente nelle più prestigiose competizioni – memorabile la Mille Miglia del 1930 con le prime quattro posizioni conquistate dalla vettura del Biscione e Tazio Nuvolari primo assoluto – è molto rara e sorprende per il perfetto equilibrio tra sportività ed eleganza. Questo esemplare, realizzato da Felice Bianchi Anderloni, cofondatore della mitica Carrozzeria Touring, conserva i lussuosi interni in velluto rosso e la strumentazione Jaeger originali; la stima è di 150-175 mila euro.

Una Dino curata come un figlio. La più costosa del lotto è una Ferrari Dino 246 GT del 1972: a lungo meno considerata rispetto alle altre Rosse (anche per la mancanza del logo del Cavallino Rampante, in quanto l’auto, così come il motore, prende direttamente il nome dal figlio del Drake, morto a soli 24 anni) si è ormai presa la rivincita, forte di una linea sinuosa firmata Scaglietti. Con i 195 CV sviluppati dal suo V6 di 2.400 cc in posizione centrale, è una sportiva di razza, capace di superare i 230 km/h. Molto amata da Forgione, ha beneficiato di una riverniciatura e del rifacimento dei fondi una quindicina di anni fa; secondo gli esperti, il valore è compreso tra i 290 e i 320mila euro.

Profumo di “Dolce Vita”. Altre due Alfa Romeo testimoniano la passione di Forgione per questo marchio: sono due Giulietta Spider 1300, una in livrea bianca e provvista di hard-top e una rossa, entrambe del 1961: viste le ottime condizioni meccaniche e strutturali degli esemplari, con una leggera patina del tempo che aggiunge fascino, troveranno sicuramente un nuovo proprietario. La stima di vendita è compresa tra 55 e 60mila euro. A completare un immaginario diorama a tema “Dolce Vita” c’è anche una Lancia Aurelia B20 del 1953, uno dei primi esemplari prodotti, dotato di Targa Oro Asi e di certificazione del Registro Lancia. È l’auto che Forgione ha utilizzato di più, conquistato dalle doti da coupé di lusso garantite da un corpo vettura imponente ma elegante, spinto dal primo 6 cilindri a V aperta di 60 gradi realizzato al mondo. Per averla ci vogliono tra gli 80 e i 110mila euro.

Non è finita qua. C’è anche una Porsche 356 C del 1964 della quale Forgione è stato l’unico proprietario (stima 60-70mila euro) e una Fiat 500 A Topolino del 1936, primo anno di produzione (12-14mila euro). Sarà possibile visionare dal vivo le sette vetture a Roma il 19 settembre dalle 16.00 alle 20.00 – previa richiesta online sulla piattaforma specializzata di Car&Classic -, dove l’asta avrà luogo per una settimana a partire da domenica 22 settembre.

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