L’asta di Hersey dell’11 giugno, organizzata dalla casa Usa The Finest Automobile Auction, segnerà una svolta storica nelle modalità di partecipazione e di acquisto nel campo degli incanti di auto d’epoca: sarà possibile rilanciare e acquistare comodamente da casa davanti al proprio pc, tablet o smartphone. Diventerà un’abitudine?
Metti una sera all’asta in Pennysilvania occhieggiando una Lamborghini 400 GT o una Fiat Abarth Sestriere Zagato senza… muoversi da casa e spendere un centesimo per trasporti, vitto e alloggio e biglietto di ingresso. Ma con la possibilità di partecipare in tempo reale, rilanciare e acquistare uno dei vari lotti disponibili dopo aver valutato con attenzione lo stato dell’auto tramite accurate descrizioni e fotografie in alta risoluzione. A patto – ovvio – di fidarsi del “brand” della Casa d’aste e della piattaforma tecnologica.
Sabato 11 giugno ora locale, quindi in prima serata da noi in Italia, questo sarà possibile e chissà che qualcuno non voglia fare davvero il proprio gioco. A rendere possibile l’evento sono The Finest Automobile Auction, casa fondata da Bradley Farrel che già aveva ricoperto ruoli manageriali in Keno Brothers Fine Automobile Auction, e Proxibid, società specializzata in aste e transazioni online di beni di lusso. L’obiettivo è fornire una piattaforma affidabile e sicura in modo da permettere agli acquirenti online di avere le medesime garanzie e possibilità di concorrere rispetto a chi sarà presente in sede.
La nuova Casa d’aste, dopo una prima esperienza solo online nei mesi scorsi, debutterà al concorso d’eleganza di Hersey aprendosi a clienti reali e virtuali. Unico tratto in comune ai possibili acquirenti sarà probabilmente il fatto di tenere in mano un tablet o uno smarpthone per collegarsi: entrambi, sia in sede sia dalle proprie case o uffici, accederanno alla stessa piattaforma elettronica per fare le proprie offerte che quindi verranno rese note in tempo reale. Chi volesse partecipare dovrà registrarsi in anticipo sul sito della Casa d’aste e già oggi potrà approfondire fin nel minimo dettaglio storia, foto e stato conservazione dei modelli in asta.
Tutto questo, è innegabile, porterà forse ad una perdita di poesia e anche ad un cambio di ruolo nei giochi psicologici delle aste live fatte anche di occhiate, pause e percezioni “di pancia” per spuntare il miglior prezzo possibile ma, d’altra parte, può assicurare una più ampia base di possibili clienti e maggior concorrenza.
Forse spariranno anche le telefonate tra delegato in asta e vero acquirente per capire se e come andare avanti a colpi di rilanci. Già oggi del resto si usano messaggi via chat o sms al volo. Certo, rimane lo scoglio della mancata presenza fisica e della vista diretta dell’auto dal vivo ma, non a caso, sul sito le auto sono descritte con cura certosina e immagini in alta risoluzione che non fanno nulla per nascondere i dettagli tipici delle “visite” da esperto: dal fondo scocca al propulsore sotto il cofano.
La fiducia non sembra mancare e sarà curioso notare se la spunteranno gli acquirenti online o quelli presenti in loco, anche su auto dal valore non indifferente come, ad esempio, una Bugatti Type 38 Gran Sport che parte da una base stimata di 400.000 dollari, o l’auto più costosa a catalogo, una Bentley Mark V che parte da 850.000 dollari.
A proposito, anche la selezione di auto offre diversi spunti di riflessione coprendo quasi un secolo di storia, genealogia e cultura automobilistica spaziando tra Ferrari 512 TR berlinetta, Jaguar E-type, Porsche 911 Turbo e l’immancabile Volkswagen Maggiolino. Non manca anche un occhio di riguardo agli appassionati di auto giapponesi, un trend in crescita, con una Nissan Fairlady ZG leggermente modificata in alcuni particolari come i cerchi ma in ottimo stato di conservazione, o una minicar Honda N600.
Il tempo e i numeri diranno la verità su questa e altre iniziative simili, di certo rese possibili da alcuni elementi tipici dell’era contemporanea quali banda larga e connessioni stabili, foto in alta risoluzione, marketplace affidabili per le transazioni. E soprattutto una maggiore propensione agli acquisti online della generazione nata a cavallo del nuovo secolo e non solo.
Luca Pezzoni