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Auto storiche in Lombardia, anche il Rivs può certificare le ventennali

Una buona notizia per gli appassionati di veicoli storici. Diventa operativa infatti la legge regionale che consente ai soci del Rivs (Registro italiano veicoli storici) residenti in Lombardia e proprietari di veicoli con età compresa tra 20 e 29 anni di usufruire dell’esenzione del bollo auto anche grazie all’ottenimento della certificazione rilasciata proprio dal Rivs, che si va ad aggiungere ai Certificati di Rilevanza Storica che possono essere emessi dai registri a tal fine individuati ai sensi del Codice della Strada (Asi, Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo, Storico Fmi) e ad analoga facilitazione già oggi riconosciuta in regione al Registro Aci Storico.

Apertura recente della legge. La Regione Lombardia, unitamente alle Regioni Valle d’Aosta e Abruzzo, ha riconosciuto il Rivs, come registro titolato a emettere un certificato che consente l’esenzione dal pagamento del bollo auto grazie a una modifica del comma 4bis dell’art. 48 della l.r. 10/2003, che ha esteso così l’esenzione fiscale del bollo riservata ai proprietari di veicoli 20/29 anni anche ai soci del Registro italiano veicoli storici e/o dei club a esso federati. L’esenzione è riconosciuta dal periodo di imposta in corso esclusivamente al compimento del ventesimo anno dalla costruzione. L’esenzione è inoltre applicabile ai veicoli appartenenti ad associazioni senza scopo di lucro aventi tra gli obiettivi sociali la tutela dei veicoli di interesse storico o la diffusione della cultura della valorizzazione dei veicoli storici finalizzata ad incoraggiare, promuovere, perfezionare e favorire la conservazione e il recupero dei veicoli a motore attraverso l’attenzione all’aspetto tecnico, alla storia e all’importanza sociale.

Occorre la trascrizione. Oltre all’ottenimento del certificato, per aver titolo all’esenzione dal pagamento del bollo bisogna anche provvedere a farlo annotare sulla carta di circolazione secondo le modalità di cui all’art. 1, comma 1048, della legge 145/2018, rivolgendosi agli uffici della Motorizzazione Civile o presso gli Sportelli Telematici dell’Automobilista. Tale informazione sarà acquisita anche dagli uffici regionali che si occupano della riscossione della tassa automobilistica e produce i suoi effetti dal periodo d’imposta successivo a quello in corso alla data dell’annotazione. Non occorre invece fare nulla se si acquista o si vende un veicolo che ha già tale annotazione, in quanto l’indicazione sulla carta di circolazione fa riferimento al veicolo e, in caso di successivi passaggi di proprietà, il nuovo proprietario non dovrà comunicare le avvenute variazioni alla Regione.

Attenzione anche alla disabilità. La conferenza stampa del Rivs sul nuovo regime di certificazione lombardo ha dato l’occasione anche per promuovere ulteriormente e sostenere il progetto Disabili Aiutano Disabili, che punta a favorire la mobilità motoristica autonoma dei diversamente abili anche con le auto storiche, come ha potuto ricordare durante l’appuntamento il presidente della Associazione nazionale di paraplegia, Angelo Colombo, che si sposta autonomamente anche con una Fiat 600 storica appositamente convertita.

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