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Best in Classic, i vincitori dell’edizione 2023

Una passerella esclusiva dedicata ai personaggi e alle entità del motorismo – d’epoca, ma non solo – una cerimonia targata Ruoteclassiche giunta quest’anno alla terza edizione. Best in Classic si conferma un punto di riferimento del settore, espressione di storia, di cultura e di grande passione. Valori che da sempre sono fondanti per la nostra testata, che il contest vuole valorizzare premiando le eccellenze, rappresentate da dieci categorie. Dopo due anni, torna a essere ospitato alla Fiera di Milano, in una cornice unica, nel padiglione numero 12 di Milano AutoClassica – dominato dagli stand di Ferrari Classiche e dei Musei Ferrari – appena dopo la chiusura della giornata inaugurale. Tante emozioni, grandi nomi e auto da sogno: una Ferrari 365 GT4 BB, una Alfa Romeo 6C 2500 SS Turinga Cabriolet e una Fiat Coupé Turbo 16V. Sul palco, a fare gli onori casa, il direttore di Quattroruote e Ruoteclassiche, Gian Luca Pellegrini, e la giornalista Maria Leitner. Dieci le categorie, dieci i premi assegnati. Vediamoli uno a uno nel dettaglio.

Auto Classica. Fu messa in produzione dopo due lunghi anni di gestazione, ma ancora oggi, la prima Rossa a motore centrale seduce sia per la linea sia per le prestazioni, simili a quelle delle Formula 1 coeve. Ecco spiegato il perché era uno dei giocattoli preferiti di un certo Niki Lauda. E per i lettori di Ruoteclassiche non c’è stato dubbio: è proprio lei la reginetta delle auto classiche: la Ferrari 365 GT4 BB. Sullo stage Federico Buratti, proprietario dello splendido esemplare che è stato il protagonista della cover story dello scorso marzo.

Classica di Domani. Una linea unica, dai tratti inconfondibili e fuori dai canoni tradizionali, opera del grande designer Chris Bangle. Moderna e ricca, al contempo, di richiami stilistici ai modelli del passato. Un capolavoro da poco riscoperto dai collezionisti, che stanno dando la caccia agli esemplari migliori. Vince la categoria, la Fiat Coupé Turbo 16V di Marco Dorini, che molti di voi hanno apprezzato nel numero di Ruoteclassiche uscito a maggio.

Restauro. Eccezionale lavoro di recupero effettuato su questo rarissimo esemplare del 1942, una super sportiva con carrozzeria aperta, molto elegante. Dopo un’attenta ricerca storica per identificare la corretta livrea l’abbinamento con l’interno, il ripristino, durato poco più di un anno, si è distinto per la maniacale precisione al seppur minimo particolare. Un restauro di alta scuola: il premio per il miglior restauro è stato assegnato all’Alfa Romeo 6C 2500 SS Cabriolet Turinga di Giovanni Gatti.

Restomod. Una rivisitazione unica, vissuta come ribellione a un mondo dell’auto incapace di reiterare il sogno di forza, velocità e autenticità promesso dall’iconografia degli anni 80 e 90. La Safarista aggiunge il fascino dell’off-road spinto al già romantico concetto rallystico espresso dalla Futurista; primo contributo di Automobili Amos all’automotive.

Museo e Collezione. Oltre 60 auto simbolo del Made In Italy, dal dopoguerra fino ai tempi recenti. Un luogo unico e affascinante, dove poter vivere emozioni ed eventi da condividere. La storia del design della società, del cinema e della musica raccontati attraverso l’evoluzione delle forme di auto diventate leggenda, sotto il segno del Biscione. Ecco il Museo Fratelli Cozzi.

Personaggio 2023. Mantovano come il suo beniamino Tazio Nuvolari, una vita spesa per raccontare la storia dell’automobile e della sua evoluzione. L’amore per le corse, l’approccio scientifico e metodico, l’amicizia e il rispetto per tutti i più grandi personaggi delle quattro ruote, come Enzo Ferrari. Per tutti i giornalisti dei motori, un vero maestro: Gianni Cancellieri.

Club. Vero e proprio museo dinamico, viene fondato il 3 febbraio 1982, con il patrocinio della Casa madre, grazie a un manipolo di grandi appassionati, pronti a difendere in pista il glorioso passato agonistico del Biscione. In oltre 40 anni di storia, è un’organizzazione che s’impegna non solo a promuovere il culto del Biscione, ma anche a tagliare per prima il traguardo della solidarietà. Un esempio da seguire: la Scuderia del Portello.

Evento. Una formidabile macchina del tempo in grado di riportare un intero paese e i suoi abitanti agli anni Cinquanta e alle sue gare eroiche, un concorso d’eleganza dinamico mai visto. Un sogno che un gruppo di appassionati un po’ visionari ha saputo far diventare realtà.: il Gran Premio La Motta.

Gara. Quando un evento supera la prova del tempo, unisce passioni, regala emozioni e accomuna persone in un’unica grande amicizia, ecco che diventa un appuntamento imperdibile. La sua organizzazione, migliorata anno dopo anno, è formidabile e riesce a schierare, a ogni edizione, rarità assolute del motorismo storico: ecco La Leggenda di Bassano.

Gara Internazionale. Anche quest’anno ha portato attraverso l’Italia un vero e proprio museo viaggiante, con vetture di altissimo livello storico. E le ha coinvolte in una straordinaria festa di piazza, richiamando a bordo strada appassionati e curiosi. Per rievocare quella che qualcuno ha definito la corsa più bella del mondo. È sempre lei, la 1000 Miglia.

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