Si è svolta ieri sera nell’elegante cornice del Centro Congressi Stella Polare della Fiera di Rho la serata di gala del premio “Best in Classic” organizzato da Ruoteclassiche. Ecco i vincitori.
Solo un evento come il galà conclusivo di Best in Classic, il prestigioso award creato da Ruoteclassiche con la partnership di Eberhard & Co, Sparco e dell’ACI Storico poteva radunare il gotha dell’automobilismo italiano in un unico luogo. Un’ avventura nata solo sei mesi fa attraverso cui i nostri lettori e una giuria composta da 12 tra i nomi più importanti del mondo dell’auto italiano hanno potuto premiare le eccellenze del motorismo storico del nostro Paese.
Eleganza, stile e passione per l’automobile sono stati i denominatori comuni per tutti gli invitati alla serata che si è svolta nella scenografica cornice del Centro Congressi Stella Polare della Fiera di Rho, Milano.
Su il sipario! A dare il via alla serata di gala, presentata da Tiberio Timperi e Federica Masolin, gli onori di casa dell’editore Giovanna Mazzocchi Bordone e del direttore di Ruoteclassiche David Giudici, che ha presentato giurati e categorie della serata. Non si poteva che partire premiando le automobili, grandi protagoniste di questo award e presenti in sala coperte da un velo bianco fino al momento della premiazione. Della triade di candidate per il premio “Auto classica dell’anno” ad avere la meglio sulle concorrenti è stata la Lamborghini Countach #001, il prototipo più “datato” tuttora esistente della supercar di Sant’Agata Bolognese e protagonista della copertina di Ruoteclassiche di marzo 2021, dedicato alla celebrazione dei cinquant’anni del capolavoro di Marcello Gandini. A ricevere il premio dalle mani di Corrado Lopresto, collezionista e amante delle “numero uno” è stato Alessandro Farmeschi di Lamborghini. Seconda vettura premiata è stata la Youngtimer dell’anno, una splendida Porsche 911 (993) Carrera RS Clubsport. A ricevere il premio, assegnato da Marcello Mereu, car detailer e personaggio televisivo dall’importante passato nel mondo del fashion è stato il proprietario della “belva” di Zuffenhausen, Andrea Biondetti. Dibattuta e combattuta, la sfida per il premio “Restauro dell’anno”, ha visto come vincitrice la Maserati 300S con cui Juan Manuel Fangio partecipò al GP di Cuba nel 1957 premiata dal vicedirettore di Ruoteclassiche Carlo Di Giusto, che come ha sottolineato scherzosamente Tiberio Timperi, “è uno che di restauri se ne intende”. Il premio è stato ritirato da Nicky Pastorelli.
Un’industria di passione L’intervento di Mario Peserico, Ad di Eberhard Italia e Presidente di Assorologi, ha dato il via alla premiazione delle categorie legate all’industry delle auto d’epoca. È stato Peserico, infatti, a insignire del premio “Sostenitore dell’anno” il magnate liechtensteiniano Fritz Kaiser che da anni con The Classic Car Trust e la sua pubblicazione “The Key” supporta il mondo dell’heritage e la conservazione delle auto classiche. Il premio “Pubblicazione dell’anno” è stato assegnato al volume “Il giovane Giorgetto” scritto da Giosuè Boetto Cohen ed edito da Asi Service, dedicato alla vita e all’opera di Giorgetto Giugiaro. Consegnato il premio all’autore da Carlo Cavicchi, celebre giornalista e scrittore, è salito sul palco anche Giugiaro che con la sua garbata ironia ha intrattenuto i presenti con alcuni aneddoti relativi alla sua carriera. A chiudere la batteria di premiati relativi all’Industry è stata la premiazione da parte di Himara Bottini, regolarista di lungo corso, giornalista e restauratrice di veicoli d’epoca, del Museo Nicolis come “Museo dell’anno”. A ritirare il premio è stata Silvia Nicolis, patronne dello splendido museo di Villafranca di Verona.
Gli eventi protagonisti Angelo Sticchi Damiani, collezionista e presidente dell’ACI Storico ha aperto le premiazioni della sezione “live” del nostro award: l’edizione 2020 della 1000 Miglia è stata insignita del premio “Gara dell’anno”. Savina Confaloni, giornalista e presentatrice televisiva ha invece insignito l’edizione 2020 di “Auto E Moto d’Epoca” del premio “Evento dell’anno”. È salito sul palco a ritirare il premio Mario Baccaglini, patron della manifestazione. Al CPAE, Club Piacentino Automotoveicolidepoca, è stato invece assegnato il premio di Club dell’Anno. A ritirare il premio, consegnato da David Giudici, il “nostro” Gaetano Derosa, da anni organizzatore della “Vernasca Silver Flag” per il CPAE.
Gli uomini dietro le macchine La batteria di premiazioni finale, quella relativa ai personaggi che si sono distinti nel mondo del motorismo d’epoca è stata aperta da Niccolò Bellazzini, Brand Manager di Sparco, che ha premiato F.lli Rossi Pneumatici come “Specialista dell’anno”. Duccio Lopresto si è invece aggiudicato il premio come “Giovane Talento dell’anno”, consegnatogli da Carlo Ludovico Borromeo, Car designer e creative director di Garage Italia. L’ultimo premio assegnato è stato quello per il personaggio dell’anno, vinto dallo storico carrozziere Dino Cognolato ed assegnato da Antonio Ghini, Editor di “The Key” e dal grande passato in Ferrari e Lamborghini.
Giù il sipario! Il finale di questa splendida serata, con giuria e premiati sul palco applauditi dal parterre de rois, ha visto i saluti e ringraziamenti di David Giudici a tutto lo staff che ha lavorato con passione e dedizione al progetto “Best in Classic” e l’annuncio della nuova edizione dell’award, prevista per il 2022. “Che questo premio possa essere la spinta per tutto il settore a fare sempre meglio e sempre di più” è stato l’augurio del nostro direttore, in attesa di scoprire quali saranno i candidati della prossima edizione di Best in Classic.