Oltre 140 macchinine a pedali senza prezzo di riserva saranno battute mercoledì prossimo nell’ambito della vendita della collezione inglese Jaguar Land Rover. C’è ancora tempo per partecipare. Da casa
Mancano solo tre giorni all’asta organizzata presso il Bicester Heritage (una ventina di chilometri a nord di Oxford) nella quale saranno battuti un centinaio di lotti di auto a buon mercato appartenenti alla mega collezione di 543 auto storiche (prevalentemente Jaguar e Land Rover) acquistata nel 2014 proprio dalla Jaguar Land Rover. Vendita che quasi sicuramente scatenerà una gara senza esclusione di colpi tra i partecipanti dato che tutti i lotti saranno offerti senza prezzo di riserva.
Ma non è tutto: la vendita organizzata dalla casa d’aste inglese Brightwells non si limiterà solo alla vendita di auto a motore: in coda metterà all’incanto un gruppo di 142 automobiline a pedali offerte anch’esse “senza prezzo di riserva” che probabilmente innescherà una gara all’acquisto. Non si è mai vista, che si ricordi, una vendita così ampia di pedal car.
Le auto a pedali nascono con l’automobile e già alla fine del 1880 sono uno dei giochi preferiti dai bambini più fortunati. Le prime sono costruite con gli stessi materiali delle sorelle maggiori, sono modellate a mano dagli stessi abili artigiani battilastra e hanno il loro momento magico negli anni tra le due guerre. Ne ripropongono le forme, i colori e via via si perfezionano offrendo sedili in pelle, cofani che si aprono, pedali regolabili, clacson al volante. L’evoluzione porterà alla scomparsa dei pedali e all’impiego prima di motori elettrici e più tardi, nei casi più evoluti, di piccoli motori a scoppio.
Pensate per i bambini fanno parte, anche se in piccolo, della storia sociale dell’auto. Oggi sono diventate un ambito oggetto del desiderio dei papà e dei nonni che pur di entrare in possesso di un modello d’epoca sono disposti a spendere anche decine di migliaia di euro.
A Bicester, attirati dalla quantità dell’offerta e dalla formula della vendita “senza prezzo di riserva”, convergeranno gli appassionati di tutto il mondo e, come è successo a Milano con l’asta DuemilaRuote del novembre 2016, l’opportunità (teorica) di riuscire ad accaparrarsi un pezzo a prezzo stracciato potrebbe scatenare la corsa all’acquisto. Anche perché nel catalogo on line non si parla di prezzi. In teoria, se non ci fossero offerte basterebbe una sterlina per acquistarne una. L’esperienza insegna però che non sarà così.
I pezzi interessanti e curiosi non mancano. Qui di seguito ne segnaliamo alcuni, ma l’offerta è davvero ampia. Tutte sono senza indicazioni di prezzo e senza altro tipo di informazione. All’asta si può anche partecipare on line collegandosi al sito della Brightwells.
Pedal car in stile monoposto Alfa Romeo anni ‘30
Pedal car stile anni ’30 della Great Gizmos Ltd
Una rara Citroën DS Cabrio a pedali
Costruita in metallo è un raro esempio di pedal car in stile veteran
Una pedal car in metallo che sarebbe un peccato restaurare
Pedal car in stile Bugatti anni ’30 da restaurare
Una rarità tra le auto per bambini: un modello militare per trasporto truppe Usa. È spinta da un motorino elettrico
Una monoposto stile Lotus anni ’60 dotata di motore monocilindrico, trasmissione a catena e sistema elaborato di sospensioni a ruote indipendenti.
AC Cobra 427 in miniatura in fibra di vetro molto dettagliata nei particolari e spinta da un motorino a scoppio
Una delle monoposto di Maranello più famose: la Ferrari 156 F1 Sharknose. A pedali.
Un raro camion dei pompieri a pedali
Quasi una perfetta riproduzione della Ferrari 166 MM con motorino elettrico, cambio marcia avanti/retromarcia costruito dalla Sila di Torino.