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British Car Day 2025: classiche inglesi in salsa fiamminga

Un esercito di appassionati di auto inglesi ha dato vita alla seconda edizione di British Car Day, dandosi appuntamento nella zona industriale di Mechelen, tra Anversa e Bruxelles (Belgio), per ammirare berline, spider, coupé, sportive e utilitarie. Quest’anno, inoltre, c’era l’ottima scusa di festeggiare alcuni importanti anniversari, dai 50 anni della Jaguar XJS ai 70 della MG A e della Triumph TR3. 

Collezionisti, curiosi e 400 auto

Di fronte alla sede locale di Anglo Parts, conosciuto fornitore di pezzi di ricambio rigorosamente british, 400 vetture in rappresentanza del meglio delle classiche d’Oltremanica hanno pacificamente invaso le strade, raccogliendo l’ammirazione dei collezionisti e degli oltre 850 visitatori. Oltre che una semplice mostra statica, il British Car Day è un’occasione per incontrare vecchi amici, discutere tra appassionati e poter vedere il restauro più recente, ultimato magari proprio grazie a un ricambio particolare. Anglo Parts, per l’occasione, ha aperto non solo il negozio, ma ha organizzato visite guidate anche al suo magazzino, il più grande d’Europa per i ricambi di auto d’epoca britanniche, con oltre 60 mila pezzi.

Incontri, musica e patatine

Il ricco programma prevedeva anche incontri e conferenze: molto seguita quella di Graham Payne, amministratore delegato di British Motor Heritage, che ha raccontato le modalità di restauro con attrezzi e strumenti originali per le carrozzerie di Mini, MG e Triumph. Presenti anche club prestigiosi come come il Jaguar Drivers Club Belgium, l’MG Car Club Antwerp, il Triumph Enthusiast Club e la BEHVA, la federazione dei veicoli storici, oltre a rinomate officine come Albion Motors e specialisti come Geert Soret Mini Specialist. Non potevano mancare le mitiche patatine fritte belghe, caffè, torte, musica e tante storie da raccontare per ogni vettura presente, con praticamente tutti i marchi inglesi rappresentati.

Pensieri rivolti al futuro

Non solo Jaguar, Triumph, MG, Bentley, Aston Martin e Rolls-Royce, ma anche Riley, Morris, Austin, Land Rover, in un tripudio di bandiere britanniche. Non solo festa e convivialità, ma anche momenti di approfondimento riguardo al destino delle classiche in un mondo sempre più orientato al contenimento delle emissioni. Anche a Mechelen i proprietari di auto d’epoca hanno riscontrato l’impatto irrisorio delle loro vetture – viste le basse percorrenze –, oltre al valore economico dell’indotto che gira intorno al loro mantenimento e restauro, esempio concreto di economia circolare. La speranza è che venga riconosciuto il loro valore non solo come veicoli da museo, ma come auto circolanti in grado di dare vita a raduni con ricadute importanti a livello turistico. Se poi i carburanti sintetici dovessero diventare una realtà diffusa, molte di loro vivrebbero una vera e propria seconda vita. Ma ci sarà tempo per parlarne di nuovo il prossimo anno: appuntamento confermato per la terza edizione nella primavera 2026.

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