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Coppa della Perugina al via, cent’anni e non sentirli

Si preannuncia un fine settimana di grandi festeggiamenti in Umbria, dove prende il via oggi la trentacinquesima Coppa della Perugina. Gli equipaggi provenienti da tutta Italia e dall’estero sono pronti a sfidarsi in un contesto unico che unisce passione per i motori, bellezza paesaggistica e tradizione culinaria. Un evento avvincente per gli appassionati di auto d’epoca e per tutti coloro che amano coniugare storia, cultura e competizione sportiva. Nonostante si sia disputata per il breve periodo che va dal 1924 al 1927, la gara vanta una tradizione significativa nel panorama dell’automobilismo storico italiano. Col passare degli anni ha visto crescere la propria popolarità, attirando equipaggi da ogni dove. La rievocazione di oggi esprime due classifiche delle vetture: una per le auto anni Venti e una per le auto successive agli anni Trenta (possono essere iscritte vetture fino al 1965).

Programma intenso. La Coppa Perugina 2024 entra nel vivo giovedì 9 maggio con la presentazione del francobollo commemorativo, che raffigura il primo manifesto del 1924 disegnato dall’artista futurista Federico Seneca. Le attività dei partecipanti proseguiranno con la visita alla mostra di MaMo Donnari, artista perugino che per il centenario della gara ha realizzato la scultura intitolata “Cup Queen”. Seguirà la prima parte del percorso, che porterà le auto alla volta di Campello sul Clitunno. Venerdì 10 maggio si toccheranno invece le località di San Gemini, Todi e Deruta, mentre sabato 11 il corteo delle auto raggiungerà Gubbio, dov’è prevista la visita del centro cittadino e un intrattenimento musicale all’interno della sala comunale. Dopo la ripartenza nel pomeriggio non mancherà la consueta passerella nel centrale corso Vannucci di Perugia, con la presentazione delle vetture e degli equipaggi scortati per l’occasione da una selezione di moto centenarie. Un ritorno alle origini, visto che negli anni 20 la corsa delle auto era preceduta da quelle delle due ruote. Le vetture concederanno poi il bis della parata a buio, in serata, questa volta accompagnate dagli studenti del Liceo Artistico “Di Betto” in abiti period-correct da loro stessi realizzati. Chiuderà il programma il percorso cittadino della domenica.

Una storia nata dal cioccolato. Nata su iniziativa dell’azienda dolciaria Perugina e del locale Auto-Moto-Club, la prima edizione della Coppa venne disputata 18 maggio 1924 e vide alla partenza 29 concorrenti. Un parterre importante, con il meglio delle vetture da corsa di quegli anni: Salmson, Chiribiri, OM, Bugatti, Alfa Romeo, Diatto, Steyr e persino una Itala Special sulla quale il pilota Materassi aveva montato un quarto di motore d’aereo Hispano-Suiza. Aspra competizione, nonostante la dolcezza della cioccolata dello sponsor. Un legame dolcissimo quello tra la Coppa e il marchio Perugina, che si è mantenuto nonostante l’azienda sia passata di mano e oggi faccia parte di una multinazionale dell’alimentare. Gli stabilimenti Nestlé Perugina ospiteranno infatti, nella mattina di domenica 12, il ritrovo dei partecipanti per le ultime prove di abilità dopo aver effettuato il giro sull’originario percorso cittadino della gara.

Nel Circuito Tricolore. La Coppa della Perugina si fregia di un ulteriore titolo, quello di gara all’interno del calendario ASI Circuito Tricolore, il campionato italiano di regolarità classica per auto storiche organizzato dall’Automobil Club Storico Italiano. Un riconoscimento per il lavoro degli organizzatori e per la lunga tradizione della manifestazione, giustamente posizionata tra le gare di regolarità principali a livello nazionale. La Coppa della Perugina aderisce al progetto ASI in favore del motorismo storico senza barriere “Classica & Accessibile” che vede schierati alla partenza degli equipaggi diversamente abili a bordo di vetture opportunamente modificate. Come in tutti gli eventi di ASI Circuito Tricolore, anche alla Coppa saranno presenti auto storiche alimentate da bio-carburante in linea con i progetti di sostenibilità promossi dalla Commissione ASI Green.

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