Con il sole a rendere più splendenti (come se ce ne fosse bisogno…) i già magnifici paesaggi dolomitici, un lotto di oltre 50 auto con stelle di assoluta grandezza, una qualificata partecipazione internazionale e un pubblico entusiasta a festeggiare la carovana lungo tutto il percorso, che ha toccato anche Belluno, Bolzano e Merano. Insomma, meglio delle più rosee aspettative.
La Coppa d’Oro delle Dolomiti 2014 (17-20 luglio) ha riportato i concorrenti alla magica atmosfera delle primissime edizioni degli anni 40; un successo reso possibile da un percorso impegnativo e selettivo, per le auto e i piloti, ma anche da una location affascinante come Cortina d’Ampezzo, dove si danno da sempre appuntamento i volti più noti del jet-set internazionale. Ed è proprio su una dimensione al di fuori dei confini nazionali che ha puntato Alessandro Casali, Presidente del Comitato Organizzatore: l’ha cercata e ottenuta con un serrato road-show in giro per l’Europa e un’attività di PR che ha portato nella perla ampezzana inglesi, olandesi, belgi, tedeschi, austriaci e americani, oltre al pilota di Jarno Trulli, che si è regalato una corsa meno stressante di quelle a cui è abituato.
Dalla gara è uscito vincitore l’equipaggio Mozzi-Biacca: la loro Triumph TR2 del ’55 ha a lungo battagliato con la Lancia Aprilia dei “miti della regolarità” Canè-Galliani, che hanno dovuto capitolare di misura di fronte alla determinazione della coppia mantovana. Di poco staccati, Battagliola-Salvalaggio e Gamberini-Lanfranchi, rispettivamente su Austin Healey 100 BN1 e sulla splendida Alfa Romeo 2000 Sportiva della collezione del Museo Storico Alfa. Il prestigio della Casa di Arese è stato rafforzato anche da tre 6C 2500: l’elegante Sport del 1939, carrozzata da Touring e portata in gara da Lopresto-Maggiore, la grintosa Competizione del finanziere americano Robert Kauffman, tornata in Italia dopo 65 anni, e la sbalorditiva Coloniale color sabbia, destinata al trasporto di alti ufficiali che Cipittelli-Troìa hanno guidato per i 14 passi dolomitici attraversati dalla corsa.
Per Giordano Mozzi il successo nella Coppa d’Oro si aggiunge alla vittoria nella Mille Miglia 2014, che ha corso su Lancia “Lambda”: “Un’emozione incredibile vincere due gare così prestigiose nello stesso anno! Per la bellezza del percorso e le difficoltà tecniche, la Coppa d’Oro merita una partecipazione più numerosa”. D’altra parte, come potrebbe essere diversamente per la corsa che Tazio Nuvolari definì “la Mille Miglia della montagna”?
Alessandro Giudice