Quando, quasi centovent’anni fa, un gruppo di entusiasti gentlemen driver diede inizio alla sua storia, la Coppa Milano-Sanremo era una sfida che portava i partecipanti verso il mare attraverso un percorso a cavallo tra Lombardia, Piemonte e Liguria che allora era assai avventuroso. Oggi, la sedicesima rievocazione, organizzata da Equipe Grand Prix e inserita nel calendario Grandi Eventi Aci, ne ricalca lo spirito, con un tracciato certamente più agile, ma comunque molto mosso tra passi, colli e tratti lungo la costa. Al via all’autodromo di Monza, c’erano un centinaio di storiche, più una ventina di supercar moderne. Molto alto il livello delle vetture, tanti gli stranieri e un centinaio le prove, cronometrate e a media, con cui gli equipaggi si sono cimentati.
Gloria ai vincitori
Per la cronaca, sul podio delle storiche (costruite fino al 1965) sono arrivati Andrea Vesco e Fabio Salvinelli su Fiat 508 S del 1935. Nella categoria Legend (1966-1999) i primi in classifica sono stati Stefano Ginesi e Susanna Rohr su Porsche 911 2.4 T Targa del 1973, mentre tra le moderne della sezione Rendez Vous in testa sono arrivati Gianluigi e Federico Smussi su MG TF del 2004. La Coppa delle Dame, che la Milano-Sanremo per prima ha ideato nell’edizione storica, è andata invece a Maria Tajana e a chi scrive su Alfa Romeo Spider 1600 del 1966. Ma al di là dei risultati, la gara, che si snoda su un migliaio di chilometri in quattro tappe, ha visto una bella alternanza tra tratti pianeggianti e saliscendi e una competizione piuttosto serrata (c’era un buon numero di top driver), con prove rese ancor più impegnative dalle nuvole basse, che su alcuni tratti di montagna hanno avvolto le vetture.
Quattro tappe combattute
Dopo il prologo in pista a Monza, giovedì il percorso ha portato gli equipaggi sul lago d’Iseo ai cantieri Riva, dove vengono restaurati gli splendidi motoscafi d’epoca. Da qui il venerdì c’è stata la partenza della prima tappa che, passando dalla Franciacorta e dal Tortonese ha scavallato l’Appennino ligure per scendere a Rapallo. Sabato, dopo il passaggio a Genova, le vetture si sono dirette a Sanremo con un saliscendi continuo e divertente tra costa e monti dell’entroterra, interrotto dalla pausa bord de mer alla Marina di Loano e con arrivo davanti al teatro Ariston della città dei fiori. Gran finale domenica, con la partenza per Asti, dove si sono tenute le ultime, combattute prove per terminare poi con la passerella in centro a Milano, davanti alla sede dell’Automobile Club.
Piacere di guidare
Tanti i passaggi da ricordare, come la corsa tra i filari della Franciacorta, la sosta al castello di Piovera, nel Pavese, lo squarcio di azzurro che si è aperto scendendo da Torriglia verso la costa, le curve del passo del Faiallo. Ma anche il passaggio tra i palazzi di Genova e i castelli delle Langhe e dell’Astigiano. Tante “cartoline” dell’edizione 2025 che entra in archivio come una delle più belle.
In gara con il biocarburante
Tra le novità di quest’anno, la possibilità di prendere parte dalla competizione utilizzando Marline, un biocarburante di origine vegetale composto per l’80% di elementi rinnovabili, il Marline, che promette di ridurre le emissioni del 65%. Lo abbiamo provato anche noi con la nostra Duetto, che è stata rifornita lungo il percorso attrezzate ad hoc. Come abbiamo avuto modo di dimostrare in un test svolto in pista con un prodotto simile, provato su una Stratos, non ci sono stati problemi con la vettura nonostante l’uso intensivo durante la competizione.