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Dakar-Milano, vetture in mostra

A un certo punto qualcuno avrebbe anche potuto chiamare i vigili del fuoco. O la protezione civile. Perché va bene il riscaldamento globale, ma una desertificazione così fulminea nessuno la prevedeva

È successo a fine febbraio quando, nel cuore di Milano, più precisamente nella sede di Azimut Wealth Management (in corso Venezia 48), sono state avvisate le tre Nissan (con tanto di camion di assistenza Iveco) che hanno partecipato all’edizione 2023 del Rally Dakar (ovvero, la ex Parigi-Dakar che si è corsa in Arabia Saudita). Qualcuno ha pensato subito a un miraggio, ma i più informati hanno gettato acqua sul fuoco, informando gli astanti che le due Terrano e la Pathfinder anni 90 erano le auto della Scuderia Sant Ambroeus (fondata all’ombra della madonnina nel 1951 da un manipolo di petrolhead, Elio Zagato incluso).

L’effetto wow non si è limitato all’exploit di corso Venezia. L’8 marzo c’è stata l’immancabile serata del “ti faccio vedere le foto delle vacanze”, arricchito dai racconti dei piloti della scuderia: Valentina Casella, Monica Buonamano, Gian Enrico Dutschler, Emanuele Spriano, Lorenzo Piolini e Franco Majno. E poi, il 10 marzo, c’è stata la conquista del quadrilatero della moda. Dove le auto hanno fatto breccia nel cuore meneghino, conquistando Montenapoleone e le oasi della moda.

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