Ritrovare in un fienile o in una sperduta rimessa una preziosa auto d’epoca abbandonata da anni è il sogno d’ogni appassionato. Recuperare una Bugatti dopo oltre settant’anni di permanenza sul fondo di un lago va tuttavia oltre la più fervida immaginazione. Eppure è proprio quanto è avvenuto a metà luglio nella parte svizzera del lago Maggiore, ad Ascona.
La conferma che si trattava effettivamente d’una Bugatti si era avuta da più di quarant’anni, quando Ugo Pillon ne trovò il relitto a 52 metri di profondità il 18 agosto del 1967. Ci sarebbe voluto un drammatico fatto di cronaca – l’uccisione di Damiano Tamagni, giovane pestato a morte da tre coetanei durante le feste di carnevale del 2008 – per convincersi a tentare il recupero. L’obiettivo era raccogliere denaro per la Fondazione Tamagni, che si prefigge di finanziare opere di prevenzione e sensibilizzazione contro la violenza giovanile. “Una Bugatti per Damiano” è stato il nome dato all’operazione di recupero iniziata il 28 novembre 2008, il cui ricavato sarà devoluto proprio alla fondazione.
Dal numero di telaio si è potuto accertare che la vettura è una “Type 22 Brescia”, la cui prima immatricolazione avvenne in Francia, l’11 aprile 1925 a Nancy.