La chiave del suo successo fu la semplicità di guida. Cambio automatico e quattro ruote motrici sempre in presa consentivano a chiunque di affrontare percorsi anche impegnativi. Dopo essere scampato alla demolizione, questo esemplare appartiene oggi ad un collezionista di Milano. Motore V8 di 5,9 litri, 162 CV, interni in pelle.
Con quell’aria retrò, lussuosa ma non snob, la Jeep “Wagoneer” ha sempre esercitato un grande fascino. È un mezzo robusto, con un’ottima meccanica, che può essere usato tutti i giorni, ma per la carrozzeria il discorso cambia, in quanto la qualità dei trattamenti anticorrosione dei lamierati lasciava parecchio a desiderare.
Un nostro affezionato lettore, per cercare un esemplare in buono stato e non “pasticciato”, ha cercato in Italia, in Svizzera, in Francia e in Germania, ma senza successo. È finalmente entrato in contatto con un collezionista di Jeep di Busto Garolfo (MI) che aveva appena recuperato da un demolitore un esemplare del 1979 con solo 67.000 km. Si trattava di una “Limited”, l’allestimento più lussuoso, la cui dotazione comprendeva motore di 5896 cm³, trasmissione automatica, trazione integrale “Quadra-Trac”, servosterzo, servofreno, barra anteriore stabilizzatrice, rivestimenti in pelle, aria condizionata, lunotto elettrico, volante regolabile, AM/FM/CB stereo, pannelli adesivi in finto legno alle fiancate ecc.
“La macchina era in buone condizioni generali e non è stata impresa da poco convincere il proprietario a vendermela. Alla fine per sfinimento ha ceduto. La meccanica era in buone condizioni, ma ho preferito sostituire l’impianto frenante, la pompa acqua e l’alternatore. La verniciatura e le decals a imitazione legno sulle fiancate erano ormai ‘cotte’, per cui è stato fatto tutto nuovo”.
Il grosso motore V8 di 5,9 litri, alimentato da un carburatore doppio corpo, ronfa tranquillo, ma è molto pronto a salire di giri e a permettere di raggiungere velocemente i 100-120 km/h, la velocità più congeniale alla pesante “Wagoneer”.
Il confort di marcia è di alto livello e la posizione di guida consente un’ottima visibilità. Ma la vera sorpresa è in fuoristrada: non si evidenziano sbandamenti anche nelle curve prese allegramente e su un tratto impegnativo, con le ridotte inserite, sembra che nessun ostacolo sia in grado di fermare la Jeep.