Dall’1 al 26 settembre, una raccolta eccezionale di Ermini sarà al centro di “Firenze da competizione”, mostra sui motori storici made in Tuscany organizzata dal Camet
Rare, artigianali, battute a suon di centinaia di migliaia di euro nelle più esclusive aste internazionali: le Ermini si sono fatte onore nel mondo delle corse degli anni Cinquanta con i motori potenti progettati da Pasquino Ermini, “piccolo-grande” costruttore fiorentino che ha motorizzato parecchi gentleman driver dal 1946 in avanti.
Scomparsa prematura. Purtroppo l’imprenditore fiorentino è morto troppo presto, nel 1950 (a 53 anni), per poter affermare definitivamente il marchio Ermini, rimasto più che altro nella mente e nel cuore degli appassionati. Pochissimi anche i garage dove si possono trovare le sue creazioni nel mondo: la produzione è stata in totale di solo 19 racer. Ora, ben nove di queste saranno riunite in una mostra che ne illustrerà i pregi a Palazzo Medici Riccardi, a Firenze, con inaugurazione prevista dalle 17 di domenica 1 settembre.
Ritorno ai fondamentali. Organizzata dal Camet, Club di Auto e Moto d’Epoca Toscano, uno dei più antichi club di automobilismo storico d’Italia, la rassegna ripercorrerà la storia della casa fiorentina e toccherà anche gli altri temi fondamentali dell’automobilismo della regione, a cominciare dalle origini più remote, con un’esposizione del modello dell’Automobile di Leonardo da Vinci, di proprietà di Banca Cambiano 1884.
Ancillotti, Bartali, Motopiana… Il primo motore a scoppio dei toscani Barsanti e Matteucci (1854) e l’unico esemplare di Florentia sopravvissuto tra quelli prodotti dalla Fabbrica Toscana di Automobili (1901- 1910) saranno anche esposti a “Firenze da competizione” assieme ad alcune moto da corsa di costruttori locali del Novecento particolarmente significative dal punto di vista storico. Per maggiori informazioni vi invitiamo a consultare il sito del Camet.