Poche canzoni sono icone dei primi anni Ottanta e del pop inglese come “Don’t You Want Me” degli Human League. Il video mantiene tutto il fascino, la raffinatezza sintetica – e volutamente un po’ algida – della canzone. La scelta delle due auto è assolutamente all’altezza della pretenziosità estetica. Oggi possono sembrare le reliquie di due marchi tristemente sepolti, ma all’epoca la Rover SD1 color oro e la Saab 99 Turbo erano lo status symbol dell’”uomo arrivato”.
La prima era stata nominata “Auto europea” dell’anno nel 1977 ed era il massimo a cui un dirigente inglese potesse ambire come hatchback aziendale. L’altra è stata rivalutata da tempo come auto di culto per il suo design aeronautico. A parte i rari nostalgici del look new wave, per fortuna non risulta che anche i cappottoni e le acconciature siano stati oggetto di recupero stilistico.
È interessante notare come il 1981 fosse anche l’anno di nascita di MTV e la Virgin, l’etichetta discografica degli Human League, avesse commissionato un video sofisticato per posizionare il gruppo in “alto di gamma”, come si dice oggi nel marketing auto.
La storia è imperniata su una misteriosa vicenda di omicidio e ha per protagonisti la tenebrosa voce maschile Philip Oakey, le cantanti Joanne Catherall e Susan Sulley, più il chitarrista Jo Callis. Quest’ultimo nel 1981 non aveva la patente: anni dopo le due cantanti confessarono che nella scena in cui era al volante lui, la Saab 99 Turbo era stata spinta a mano nell’inquadratura “perché non sapeva guidare e non ha mai imparato!”.
Paolo Sormani