La nuova Mini è sua, ma lui non lo dice in giro. Sono centinaia le macchine uscite dalla matita di Giorgetto Giugiaro e che nessuno gli attribuisce. Il maestro-ombra del design, l’autore della Fiat “Panda” (concepita in due sole settimane), della Volkswagen “Golf” (che salvò la Casa di Wolfsburg) e della Daewoo “Matiz” (che Fiat rifiutò e fece la fortuna del marchio coreano), parla di sé a ruota libera e ci guida attraverso le sue creazioni.
In un articolo di ben 18 pagine, che vuole celebrare i quarant’anni di Italdesign, confidenze, aneddoti, storia vissuta, professione e naturalmente una galleria di modelli lunga quasi due generazioni. Con una straordinaria panoramica che arriva fino ai prototipi di domani e va ben oltre l’automobile, comprendendo gli oggetti di uso comune che Giugiaro disegnò negli anni: macchine per il caffè, scooter, lavatrici, telefoni, autobus, organi, treni…