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Gran Premio Nuvolari 2025: le anteguerra grandi protagoniste

Chissà cosa penserebbe Tazio Nuvolari se potesse vedere ancora, a distanza di un secolo, le Alfa Romeo 6C 1750 battagliare sulle strade rese leggendarie dalle imprese sue e degli altri eroici piloti che, a cavallo tra gli anni 20 e 30 sfidavano la morte su strade non asfaltate. Cosa direbbe davanti al successo di una manifestazione – la  Gran Premio Nuvolari – a lui dedicata, ormai giunta alla 35a edizione, capace di radunare un numero impressionante di vetture anteguerra, ben novanta, tutte orgogliosamente in grado di sostenere impegnative tappe a ritmo sostenuto?

Parterre di veterane

Probabilmente sarebbe entusiasta, la stessa emozione che si poteva leggere chiaramente negli occhi dei partecipanti, alcuni alla ventesima partecipazione – ma c’erano anche vetture presenti da trent’anni – che si rendono conto di far parte di una privilegiata e rombante carovana, composta quest’anno da quasi 300 vetture. Un parterre di veterane, con la più anziana del gruppo, una Bentley 3 litre TT del 1923 in compagnia di Bugatti T35 e T40 e una schiera di Alfa Romeo 6C (1750 SS, Gran Sport, Spider Zagato),ma anche pezzi dal fascino Art Déco come le Lagonda LG 45. In rappresentanza degli anni 50, molte elegantissime Jaguar XK 120 e XK 140 e due veri gioielli, la rarissima Ferrari 500 TRC del 1957, guidata dall’equipaggio Girondi-Mozzi e la Mercedes-Benz 300 SL Gullwing del 1955. In mezzo a uno squadrone di Porsche 356 si sono poi fatte ammirare delle bellezze italiane anni 70, come 365 GTB/4 Daytona e Lancia Stratos.

Venti i Paesi rappresentati

Tanti erano quelli presenti al Gran Premio Nuvolari, con olandesi e argentini i più numerosi, tutti conquistati dal clima di festa che li ha accompagnati attraverso i più suggestivi borghi italiani disseminati sul tracciato. Da piazza Sordello a Mantova attraverso le pianure lombarde ed emiliane, con tappe di sapore sportivo come l’Autodromo di Modena e un saluto alla Scuderia Racing Bulls a Faenza, ma anche cene di gala al Grand Hotel di Rimini e – novità di quest’anno – tanti circuiti cittadini immersi nella storia e nell’arte dei centri storici. Confortante poi la presenza di giovani alla guida di auto che potrebbero essere le loro nonne, di buon auspicio per il motorismo storico. Infine, molto applauditi i cinque equipaggi interamente al femminile e simbolici premi simpatia alla Porsche 356 dotata di clacson intonato su “Vamos a la playa” dei Righeira e l’Alfa Romeo Giulia dei Carabinieri che alla partenza non si è fatta scrupoli a partire a sirene spiegate.

Una riconferma al traguardo

Molto più seria la coppia Andrea e Roberto Vesco, che con la loro Fiat 508 S del 1935 ha conquistato la vittoria per la dodicesima volta, confermando la grande sintonia con una competizione che ospita i migliori specialisti della regolarità. Al secondo posto l’equipaggio argentino di Tonconogy e Tonconogy, con un’Alfa Romeo 6C 1750 Spider Zagato del 1931 e terzi classificati i mantovani Aliverti e Merlo a bordo di una Fiat 508 C del 1937.

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