HK Engineering ci porta alla 35° edizione della Carrera Panamericana, i sette giorni di gara raccontati dall’abitacolo di una Mercedes 300 SL “Ali di Gabbiano”
Per il 70° anniversario della vittoria Mercedes del 1952, Kurt Richter ha partecipato alla 35° edizione della Carrera Panamericana al volante di una 300 SL con la preparazione e l’assistenza della HK Engineering di Polling, Germania. Settant’anni fa, nel 1952, Karl Kling e Hans Klenk su Mercedes W194, l’originale “Gullwing”, conquistarono il primo posto alla gara, regalando nuova speranza al popolo tedesco dopo la tragedia della guerra, conclusa da pochi anni.
Un tracciato massacrante. La Carrera Panamericana nasce nel 1950 come inaugurazione del tratto messicano della Panamericana, la strada che collega l’Alaska alla Tierra del Fuego. Anche oggi la gara attraversa il Paese Centramericano, passando per panorami mozzafiato e strade impegnative, con un clima caldissimo e un gran numero di difficoltà. Tredici sono le categorie di vetture che vengono “messe alla frusta”, auto molto varie per tipologia e anno di produzione. I protagonisti della nostra avventura hanno partecipato con una Mercedes Benz 300 SL “Ali di Gabbiano” equipaggiata con freni a disco, una vettura che è entrata nei cuori dei messicani dopo la grande vittoria del 1952 e per la quale tuttora mostrano un grande affetto.
La partenza. Molti sono gli ostacoli iniziali, tra cui i costi esorbitanti e un’organizzazione all’ultimo minuto (e si sa quanto questo possa essere difficile per un tedesco). La squadra è arrivata sul suolo messicano solo tre giorni prima della partenza della gara e a Veracruz poco prima di un’ora dal termine ultimo per le verifiche tecniche. Alle 7:30 del 14 ottobre Richter e il suo copilota Ricardo Gallingo fanno la loro partenza alla Carrera Panamericana 2022. La prima tappa si conclude la sera a Oaxaca senza problemi. Il secondo giorno però l’alternatore inizia a fare le bizze a causa del caldo soffocante. Grazie al supporto della squadra di HK Engineering però i nostri eroi riescono a raggiungere Città del Messico, la meta della seconda tranche.
La cavalcata delle Tre Punte. Il terzo giorno l’alternatore continua a dare problemi, il morale dell’equipaggio, al contrario, non conosce vacillamenti e raggiunge la meta Querètaro. Il quarto giorno le noie meccaniche sono sotto controllo e la macchina viene dotata di gomme nuove e freni rinnovati. La Mercedes arriva al traguardo a Morelia senza problemi nonostante altre auto siano rimaste coinvolte in incidenti con, sfortunatamente, delle vittime. Per le giornate seguenti le condizioni si fanno ancora più proibitive: il clima non lascia scampo, si dorme 4-5 ore per notte e le percorrenze giornaliere sono sui 900 km su strade difficili e ad alta quota.
Verso la fine. Il quinto giorno si va da Morelia a Guanajuato poi il traguardo della sesta tappa è San Luis Potosi, su quote che arrivano fino ai 2800 metri. Il settimo e ultimo giorno l’arrivo è a Durango a 1900 mslm e in mezzo a una giungla. La Mercedes di Richter-Gallingo si classifica terza nella sua classe e la squadra prende parte alla cerimonia di chiusura alle 21:00 del 20 ottobre. Dopo più di 3600 km percorsi l’equipe di HK Engineering e il suo capo-meccanico Zoli tornano a Polling soddisfatti e con un nuovo ottimo risultato da aggiungere al palmares.