Bella e misteriosa. Di questa Alfa Romeo “2600 Spider” Touring (foto 1) il Centro Documentazione Alfa Romeo conferma la punzonatura del telaio AR 191003, a cui corrisponde effettivamente il modello in questione, senza però associargli alcuna indicazione relativa al motore. Il telaio è definito come giacente presso il Dipartimento Esperienze con comunicazione del 25 marzo 1962. Dall’archivio Touring si trova corrispondenza con il numero di produzione della carrozzeria milanese (8724), che compare anche nella targhetta interna.
C’è però qualcosa che non quadra: la carrozzeria presenta le caratteristiche della “2000” Touring (paraurti anteriore diviso in due sezioni e presa d’aria sul cofano sdoppiata, oltre a fari e a calandra di foggia diversa). Queste differenze sarebbero la riprova del fatto che la vettura è in realtà un prototipo della”2600″ su base “2000”, equipaggiato con il motore 6 cilindri in linea di 2584 cm3 da 145 CV. Il telaio è infatti lo 003, che fu preceduto da una sola “Spider” carrozzata Ghia (002), dato che il telaio 001 non venne mai prodotto, come confermato dall’Archivio Storico Alfa Romeo.
Evidentemente i due prototipi erano il frutto di una gara d’appalto tra Touring e Ghia (foto 2), vinta appunto dalla carrozzeria milanese; dal telaio 004 in poi iniziò quindi la produzione della “2600 Spider” come noi la conosciamo. L’esemplare unico appartiene a Corrado Lopresto che l’acquistò dieci anni fa dal collezionista emiliano Mario Righini, venutone in possesso quando l’Alfa Romeo cedette un lotto di vetture storicamente importanti ai soci del Riar (Registro Italiano Alfa Romeo) in seguito alla demolizione dello stabilimento di Balocco.