Quattro amici al bar. Un gerarca: Farinacci. Un pilota: Bellingeri. Un industriale: Carotti. Un notaio: Fiorini. Tutti cremonesi. Il quartetto si mise d’accordo e ritirò quattro Itala “65 Sport” in liquidazione, tutte carrozzate Manfredini.
Una, quella del notaio, è sopravvissuta ed è la “Regina del passato” del numero di giugno di Ruoteclassiche. Il motore, un 6 cilindri in linea con monoblocco in lega leggera e distribuzione bialbero in testa, è considerato il capolavoro dell’ingegner Cappa, giunto dalla Fiat dove aveva collaborato al progetto della “519” e della “804” Grand Prix.
Fra le ambizioni di questa vettura figurava anche la sfida all’Alfa Romeo “6C 1750 Super Sport”, con la quale condivideva numerose carratteristiche tecnico-costruttive.