Per festeggiare 75 anni dalla nascita della prima Jeep, il marchio americano ha prodotto un esemplare della Wrangler somigliante in tutto e per tutto al fuoristrada che ha motorizzato gli eserciti ed è diventato un’icona.
Lo stabilimento Jeep di Toledo, stato dell’Ohio, è oggi la fucina delle Jeep Wrangler. Ma nel 1941 qui nasceva la Willys Overland MB, nota poi come Jeep, il leggendario fuoristrada che ha servito impeccabilmente l’esercito americano (e non solo) e, dalla fine del conflitto, ha dato il nome a un intero brand.
Per festeggiare 75 anni dalla nascita della prima Jeep della Willys, l’azienda del Gruppo Chrysler ha realizzato un esemplare unico su base Wrangler. La Wrangler 75th Salute Concept Vehicle è una specie di Willys neoclassica, nata cercando di tradurre le forme iconiche del modello storico sulle caratteristiche della vettura moderna.
Così, innanzitutto, è stato ripreso l’originale tonalità di verde adottata nel 1941. Inoltre sono stati eliminati i montanti B e le portiere, adottati ganci in legno per la veloce chiusura del cofano, applicati due vistosi ganci di traino sul paraurti anteriore, cerchi in acciaio “pieni” da 16″ con pneumatici tassellati da 32″, specchi laterali di gusto retrò e ruota di scorta esterna. Sotto il cofano pulsa un moderno 6 cilindri a V Pentastar da 3,6 litri abbinato al cambio meccanico a 6 marce.
LUGLIO 1940: L’ESERCITO CHIEDE UN’AUTOMOBILE LEGGERA
La storia della Willys MB iniziò l’11 luglio 1940, allorché il Quartermaster Corps dell’esercito americano pubblicò un bando per l’acquisto, come dotazione militare nell’ambito del piano di difesa contro i giapponesi, di un’automobile leggera che potesse sostituire adeguatamente motociclette e Ford T modificate. In realtà questa necessità si era manifestata anni prima ma ora, con il timore del precipitare della situazione, il nuovo veicolo divenne una priorità. Furono specificate una serie di condizioni essenziali che il nuovo veicolo avrebbe dovuto avere:
– Capacità di carico fino a 600 libbre (272 kg);
– Passo inferiore a 75 pollici (190 cm);
– Altezza inferiore a 36 pollici (91 cm);
– Motore capace di “frullare” da 3 a 50 miglia orarie senza alcun problema;
– Carrozzeria semplice e squadrata;
– Trazione integrale;
– Cambio a 4 marce con riduttore;
– Parabrezza abbattibile;
– Tre posti;
– Luci;
– Peso lordo inferiore a 1300 libbre (589 kg).
L’esercito chiese di far pervenire le proposte entro 22 giorni, di rendere disponibile un prototipo entro 49 giorni e altri 70 in 75 giorni. Furono invitati a partecipare 135 marchi costruttori ma solo tre si trovarono a contendersi il lucratico contratto di fornitura: Willys-Overland, American Bantam Car Manufacturing Company e Ford. Bantam, in particolare, fu l’unico a dichiarare di essere in grado di rispettare tutti i tempi di consegna. L’esercito, ricevuti i disegni del prototipo della Bantam, li girò alla concorrenza, con il risultato che alla fine di novembre 1940, per una prima sessione di test nel Maryland, si ritrovarono tre veicoli: Bantam 40 BRC, Ford Pygmy e Willys Quad. Con il fuoristrada Ford in grave deficit di cavalli e la Willys minata da seri problemi di affidabilità, il veicolo della Bantam (l’unico, peraltro, sotto il limite di peso stabilito) vinse il confronto.
Nel marzo 1941 le tre case ricevettero un ordine di produzione per 1500 esemplari di Bantam BRC 40, Willys MA (sviluppo del prototipo Quad) e Ford GP (evoluzione del prototipo Pygmy). Nel luglio del 1941, infine, la scelta definitiva cadde sulla Willys, nel frattempo evoluta nel modello MB ma noto nel mondo come Jeep.
Complessivamente, per l’utilizzo bellico, sono state costruite oltre 630.000 Jeep.
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Alvise-Marco Seno