Giappone e Italia condividono quella fase della motorizzazione di massa che va dalla ricostruzione, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, fino al boom economico degli anni 60: da noi le utilitarie prendevano rapidamente il posto degli scooter, in Giappone le Kei car iniziavano la loro inarrestabile ascesa. Piccole e soprattutto leggere, la prima volta che furono regolamentate, nel 1949, erano letteralmente microscopiche: lunghe al massimo 2,8 metri e larghe un metro, con motori a due tempi da 100 cm3 o quattro tempi da 150 cm3. Regole talmente restrittive da essere cambiate dopo un solo anno, aumentando la cilindrata (fino a 300 cm3) e le dimensioni (rispettivamente, 3 metri e 1,3), e ancora nel 1951, mettendo un limite – di 360 cm3 per i quattro tempi e 240 cm3 per i due tempi – che sarebbe durato fino al 1975. Vediamo le più rappresentative nella nostra gallery.