La prima metà degli anni 70 vide un inasprimento delle normative per le kei car che determinarono un brusco calo delle vendite e l’uscita da questo segmento da parte di Honda e Mazda. L’introduzione di una revisione annuale, insieme a nuovi requisiti anti-inquinamento portarono a un calo dell’80% nel 1975 rispetto solamente a cinque anni prima. Davanti alle lamentele dei costruttori, i legislatori nipponici decisero di intervenire, permettendo dal 1976 un aumento della cilindrata fino a 550 cm3 (essenziale per rientrare nei limiti stabiliti per le emissioni) e delle dimensioni (+2 cm in lunghezza e uno in larghezza). Inoltre, un’altra normativa finì per favorire (tra il 1981 e il 1989) i modelli che potevano avere anche un uso commerciale, tanto da renderli praticamente padroni del mercato. Con gli anni 80 arrivano turbocompressori, quattro ruote motrici e gli accessori prima riservati alle auto “normali”, come l’aria condizionata, lussi impensabili fino a pochi anni prima.