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La 1000 Miglia 2025 taglia il traguardo

La quinta e ultima giornata della 1000 Miglia 2025 è partita da Parma in direzione Nord. Le prime prove cronometrate si sono svolte nei pressi di Soragna, seguite da un timbro a Busseto, nel cuore delle terre verdiane. Il convoglio è quindi approdato a Cremona, accolto con tutti gli onori dopo quattro anni di assenza, per poi raggiungere per la prima volta Soncino. Qui si è disputata l’ultima, decisiva serie di prove.

Il trionfo di Vesco-Salvinelli

Il rientro nel bresciano è stato sancito dal controllo orario di Orzinuovi, seguito da numerosi passaggi nei centri storici della Franciacorta. Il gran finale si è consumato a Brescia, con l’arrivo sulla rampa di viale Venezia. A laurearsi campioni per la sesta volta consecutiva sono stati Andrea Vesco e Fabio Salvinelli su Alfa Romeo 6C 1750 SS del 1929. Sono saliti sul podio anche due equipaggi argentini: secondi si sono piazzati Erejomovich-Llanos a bordo di un’Alfa 6C 1500 SS del 1929, terzi Tonconogy-Ruffini su un’altra storica del Biscione, una 6C 1750 GS del 1931. I ferraristi Roland Hotz e Giordano Mozzi si sono aggiudicati il Ferrari Tribute 1000 Miglia a bordo di una F8 Spider, mentre Mirco Magni e Federico Giavardi, della nostra rivista sorella Quattroruote, su Polestar 4 hanno vinto la settima edizione della 1000 Miglia Green.

Anche noi in gara

Anche Ruoteclassiche ha partecipato alla corsa con la Fiat 600 guidata dal vicedirettore Laura Confalonieri. Tra i tornanti, sotto la pioggia e nei centri storici affollati, l’auto si è fatta largo tra entusiasmo e curiosità e si è fatta valere nonostante sia stata messa a dura prova dal lungo tragitto e dal caldo torrido che ha accompagnato la gara per lunghi tratti. Un’esperienza intensa e “quasi fuori dal tempo”, come ha raccontato a caldo la stessa Confalonieri, in cui l’aspetto sportivo si è intrecciato con la gioia di condividere la passione per la storia dell’automobile, in particolare con la piccola Fiat che è nei ricordi di molti avendo di fatto messo in moto l’Italia. Dunque, celebrata e salutata ovunque, la piccola Fiat è riuscita nell’impresa di conquistare la passerella finale a Brescia tra gli applausi e gli sguardi ammirati della folla.

Edizione da ricordare

Quella del 2025 è stata un’edizione speciale, con un percorso a forma di “otto” che ha unito idealmente Nord e Sud, Adriatico e Tirreno. La Freccia Rossa ha percorso le strade meno battute dell’Italia, rendendo ogni tappa un frammento del nostro patrimonio culturale.

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