Con Ruoteclassiche di agosto la collana Guida al collezionismo si arricchisce di un nuovo volume, dedicato all’Alfa Romeo Alfa 75, che compie quarant’anni. Lo troverete in edicola al prezzo complessivo (rivista + allegato) di 12,90 euro.
L’ultima vera Alfa Romeo
Nel maggio del 1985, in occasione del 75° anniversario della fondazione, l’Alfa Romeo presenta l’Alfa 75: ecco spiegato il numero con cui è battezzata la nuova berlina del Biscione. Gli alfisti doc la considerano l’ultima vera Alfa, l’ultima rigorosamente progettata nello spirito del marchio, che di lì a poco (nel novembre 1986) sarebbe stato assorbito dalla Fiat.
Uno schema collaudato
E infatti l’Alfa 75 (dal 1990 il modello abbandona il prefisso Alfa, divenendo semplicemente 75) eredita lo schema meccanico inaugurato nel 1972 con l’Alfetta: motore anteriore, trazione posteriore, cambio al retrotreno in blocco con il differenziale (il celebre transaxle) e il raffinato ponte De Dion. La linea è firmata dall’architetto Ermanno Cressoni, direttore del centro stile della Casa, che con impareggiabile talento e ingegno trasforma la scocca della Giulietta (quella del 1977) in una vettura dalla forte personalità.
Gamma variegata
Sotto il suo cofano spiovente la 75 ospita motori da 1.6 a 3 litri, a quattro cilindri e V6, aspirati e turbo, diesel e Twin Spark, ossia con il sistema a doppia accensione sviluppato dall’Alfa Romeo. La versione 3.0 V6 viene utilizzata dalla Zagato per realizzare le esclusive coupé SZ e roadster RZ. In sette anni di produzione vengono sfiorati i 390 mila esemplari. Ripercorriamo la storia e l’evoluzione dell’ultima Alfa Romeo di grande serie a trazione posteriore (prima della Giulia, svelata nel 2015 e commercializzata a partire dall’anno successivo), attraverso un approfondito dossier e i più bei servizi pubblicati da Quattroruote.