Classificato come uno dei primi “circuiti moderni”, la pista di Le Castellet si è imposta all’attenzione del mondo sportivo per le sue caratteristiche uniche (un rettilineo di quasi 2 chilometri nella configurazione originaria).
Alain Prost vinse qui quattro gran premi di F1. Nel 1986 vi perse tragicamente la vita Elio de Angelis. La proprietà di Ecclestone lo ha riportato al centro dell’attenzione degli sport motoristici fino a tornare a far parte del circus della formula 1.
Le origini del mito. Si deve al francese Paul Ricard, imprenditore nel settore degli alcolici e, in particolare, del Pastis, un aperitivo a base di anice, l’idea di costruire un circuito nel sud della Francia, vicino Marsiglia. Non sono a oggi chiare le ragioni precise che lo spinsero a mettere in piedi il progetto: forse la sua lungimiranza (fu un innovatore nell’ambito delle sponsorizzazioni sportive), forse il suo talento imprenditoriale (cercò una scappatoia al divieto di fare pubblicità ai suoi prodotti sul territorio francese).
Percorso trasformabile. Caratterizzato dallo sviluppo allungato della pista, con la possibilità di operare tre trasformazioni del percorso (oggi sono ben centosessantasette), il primo circuito fu inaugurato il 19 aprile 1970. La caratteristica qualificante del tracciato originale era il rettilineo Mistral, un lungo rettifilo da 1,8 chilometri di lunghezza con, alla fine, la veloce curva Signes. L’impianto si mise presto in evidenza come uno dei più sicuri dell’epoca. Il clima favorevole durante l’anno, inoltre, lo pose all’attenzione delle scuderie, che qui iniziarono a venire per dedicarsi ai test invernali. L’inaugurazione fu celebrata con una gara per vetture Sport 2 litri ma già nel’71 il Gran Premio di Francia di Formula 1 fu portato qui dopo una serie di location storiche di grande fascino: Reims, Rouen Les Essarts, Charade e Le Mans.
L’addio a Elio De Angelis. La pista, dal canto suo, a causa delle altissime velocità possibili e per lunghi tratti, divenne presto famosa per le frequenti rotture di motore che avvenivano (durante le qualifiche per il GP di Francia del 1985 lo svizzero Marc Surer fu cronometrato, con la sua Brabham-BMW a motore turbo da 1000 cavalli, a 338 km/h). La Formula 1 scelse la pista del Paul Ricard per complessive quattordici volte. Qui, il 15 maggio 1986, perse la vita Elio de Angelis, uscito di pista con la sua Brabham BT55. Il pilota romano subì il distacco dell’ala posteriore, urtò contro le barriere in un punto in cui si procedeva ad andatura elevata e rimase imprigionato nei rottami, che nel frattempo avevano preso fuoco. Inutili i tentativi di molti colleghi piloti, fermatisi nel punto dell’impatto, di salvarlo dalle fiamme. Accorsero a piedi, dai box, numerosi meccanici e commissari ma, purtroppo, trattandosi di test privati la struttura non si trovava in assetto di sicurezza massimo. La morte di De Angelis non fu comunque attribuita al circuito, il quale fu, in ogni caso, notevolmente modificato per renderlo più sicuro: il rettilineo Mistral fu accorciato da 1,8 a poco più di un chilometro di lunghezza e, complessivamente, lo sviluppo del tracciato omologato per una gara di Formula fu accorciato da 5,8 a 3,8 chilometri. Il risultato fu, negl’anni, che i tempi sul giro si accorciarono dalla pole position di Keke Rosberg nel 1985 a quella di Nigel Mansell nel 1990, di quasi 30 secondi.
Le vittorie del professore. Ad Alain Prost va il titolo di massimo performer: il pilota francese (tre Mondiali di F1 conquistati), vinse qui per la prima volta nel 1983. Si ripetè, successivamente, altre tre volte e con una straordinaria tripletta nel 1988, ’89 e ’90. L’ultimo gran premio della massima serie fu corso qui nel 1990 prima di essere spostato a Magny Cours, in Borgogna ( fino al 2009).
Una pista rinnovata. Il Paul Ricard è entrato nell’orbita di influenza di Bernie Ecclestone nel 1999 con l’acquisto di tutta la struttura da parte di una società di proprietà dell’imprenditore britannico. Il circuito è stato completamente restaurato e trasformato in un sofisticato impianto per i test. Dal 2006 la pista francese ha riattivato il suo funzionamento per le corse andando ad ospitare competizioni di vario genere in un crescendo senza sosta nell’ambito delle corse (come ad esempio la 500 Km del Paul Ricard del 2006,) valevole per il campionato Fia GT). E questo weekend si consacra il suo definitivo ritorno agli appuntamenti sportivi più prestigiosi con l’inserimento nella stagione di F1).