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La Leggenda di Bassano 2018: ecco perché vale la pena seguirla

Le Dolomiti faranno da cornice questo fine settimana, dal 21 al 24 giugno, alla 24esima edizione de “La Leggenda di Bassano – Trofeo Giannino Marzotto”, una gara di regolarità a calendario Asi e Fiva, unica nel suo genere: sono ammesse esclusivamente vetture Sport fino agli anni Sessanta.

Che tipo di manifestazione è?
Il Circolo veneto automoto d’epoca “Giannino Marzotto” organizza ormai da molti anni questo evento decisamente fuori dagli schemi: vi possono partecipare soltanto le cosiddette Sport-barchetta, per lo più macchine da corsa, spesso con reali trascorsi agonistici. Di anno in anno, inoltre, “La Leggenda” attira numerosi concorrenti stranieri, a conferma della reputazione che questa gara gode anche al di fuori dei nostri confini. Ed è il motivo per cui il parco auto risulta tanto prestigioso. Al pari dello sponsor principale, la Eberhard & Co., partner e Official time keeper, che metterà in palio per l’equipaggio vincitore due orologi “Tazio Nuvolari Solo Tempo”.

Quali modelli vedremo quest’anno?
Cominciamo subito dicendo che fra le 100 vetture iscritte prenderà il via la Ferrari 166 MM Touring barchetta del 1950 appartenuta a Jacques Swaters, pilota belga e fondatore della celebre “Scuderia Francorchamps” e prima ancora a Gianni Agnelli, a cui si deve la particolare colorazione blu con le fiancate verde acqua. A Bassano del Grappa vedremo anche due dei 16 esemplari prodotti della Jaguar XKSS del 1957, cioè la versione stradale della D-Type. Arriva dalla Spagna, inoltre, una delle 31 Ferrari 750 Monza costruite a partire dal 1955. Presenti anche una rara Kieft Climax 1100 del 1954 e la Talbot 105 Sport del 1931 che giunse terza assoluta alla 24 Ore di Le Mans di quell’anno. Al via anche l’Alfa Romeo 8C 2300 Le Mans che tagliò il traguardo delle 24 ore prima assoluta sul circuito della Sarthe nel 1932 con Luigi Chinetti e Raymond Sommer. E poi ancora Maserati 300S, Cisitalia 202 SMM “Spider Nuvolari” e finanche una decina di mastodontiche Bentley da gran prix. Noi di Ruoteclassiche, infine, guideremo una barchetta Devin motorizzata Porsche.

Quali strade attraverserà “La Leggenda”?
Chi vuole seguire La Leggenda di Bassano da bordo strada ha solo l’imbarazzo della scelta. La gara prenderà il via da Cà Cornaro a Romano d’Ezzelino alle 12:30. Da lì, la carovana raggiungerà Asiago, quindi entrerà in Trentino attraverso strade panoramiche con vista sul Lago di Caldonazzo prima di proseguire verso Trento, risalire la valle dell’Adige e raggiungere le rive del lago di Caldaro. La prima tappa si concluderà in piazza Walther, nel pieno centro di Bolzano, a partire dalle ore 17:00. Il giorno successivo, dopo essersi lasciati Bolzano alle spalle, i concorrenti risaliranno la Valle dell’Isarco fino a Chiusa, transitando sul Passo delle Erbe, per poi scendere in Val Badia fino a San Vigilio e infine Dobbiaco. La gara proseguirà su un suggestivo tracciato ai piedi della Croda Rossa e quindi sul Passo di Monte Croce Carnico. Il percorso porterà “La Leggenda” in Friuli-Venezia Giulia, a Sauris, per poi discendere la Val Cadore e risalire la Val di Zoldo. La giornata si concluderà ad Alleghe, dopo un giro attorno al comprensorio del Monte Civetta. La terza e ultima tappa prevede la partenza alle 8,30 sempre da Alleghe per toccare in successione Sospirolo, Feltre e la Val Sugana, prima di tornare a Bassano del Grappa per l’attesa sfilata in Piazza Libertà. Dopo l’ultimo passaggio sui tubi, che decreterà il vincitore del “Trofeo Città di Bassano” attraverso le vie cittadine, la gara terminerà nella cornice delle Distillerie Poli.

Ci saranno dei vip?
Certamente! Per esempio, il due volte campione del mondo rally Miki Biasion, oggi brand ambassador della maison svizzera di orologeria Eberhard & Co., guiderà una Dallara Stradale. Al via ci saranno la pilota giornalista Prisca Taruffi, il Conte Paolo Marzotto e l’attrice bassanese Francesca Cavallin.

In sintesi, quali sono i numeri de “La Leggenda di Bassano”?
Sono 3 giorni di gara (più uno per le verifiche tecnico-sportive) per oltre 640 chilometri. Più di 100 vetture sport-barchetta di 37 marche differenti provenienti da 16 Paesi del mondo; 11 Alfa Romeo, 10 Bentley, sei Jaguar e altrettante Osca. 24 i piloti italiani, 19 inglesi, 6 americani, uno neozelandese e, per la prima volta, un pilota kazako.

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