Seguiva ogni giorno il feldmaresciallo nel suo “ufficio” di Roma, il quartier generale delle forze armate tedesche in Italia. Finita la guerra, lo status di “residuato” evitò che venisse demolita. Quando il museo di Quattroruote l’acquisì era bianca, ma nel corso dell’ultimo restauro si è scoperto che la vernice originale era blu.
È uno dei “pezzi” più pregiati del museo di Quattroruote. Si tratta della Mercedes “540 K Cabriolet A” del 1939, telaio n° 169355. La storia conosciuta di questo esemplare inizia nell’autunno 1943, quando, dopo essere stata requisita al legittimo proprietario in Germania, compare a Roma quale vettura personale del feldmaresciallo Albert Kesselring, allora comandante in capo delle forze armate tedesche in Italia. La sinuosa carrozzeria è di colore bianco.
Se ne perdono le tracce, ma alla fine del conflitto la “540 K” viene misteriosamente rintracciata, ancora in discrete condizioni, e subito incorporata nel parco dei veicoli residuati di guerra. All’inizio degli anni Sessanta viene acquistata dall’Editoriale Domus, che sta costituendo il museo di Quattroruote per espresso volere del fondatore della testata, Gianni Mazzocchi. Sottoposta a un primo restauro nel 1966, la “540 K” partecipa a numerose manifestazioni amatoriali.
Nel 1993 si decide di avviare un secondo, più accurato restauro sia della parte meccanica sia della carrozzeria. I lavori, affidati ad uno specialista triestino, si protraggono per circa dieci anni. La carrozzeria viene sverniciata completamente. Proprio durante questa fase si scopre che il bianco non è il colore originale: in più punti si scorgono tracce di due tonalità di blu. Dopo qualche incertezza, si decide di riproporre sulla vettura la livrea d’origine: blu scuro per i parafanghi e per la parte superiore della scocca, blu più chiaro per le fiancate.
Il debutto ufficiale della “540 K” avviene nell’ottobre del 1936 in occasione del Salone di Parigi. Prodotta fino al 1939 in soli 406 esemplari (419 secondo altre fonti), viene proposta in undici diverse varianti. È destinata a quei pochi eletti che possono spendere 22.000 marchi per quell’oggetto di altissimo pregio. A titolo di confronto, la Fiat “1500” costa in Germania alla fine degli anni Trenta 4.250 marchi e la BMW “326” ne vale 5.500. Il motore a 8 cilindri di 5,4 litri sviluppa, con il compressore inserito, 180 CV a 3400 giri/minuto. Non è certamente leggero (635 kg), ma è così ben bilanciato in ogni sua parte da poter essere imbullonato direttamente al telaio senza l’interposizione di alcun supporto elastico.
Purtroppo tale propulsore non trova degno accoppiamento nel cambio: prodotto dalla Maybach, questa unità a quattro marce non consente innesti rapidi e dolci, denunciando una certa fragilità. Nel 1939 viene infatti introdotto un nuovo cambio a cinque marce. La “540 K” rappresenta una delle massime espressioni dell’eccellenza tecnico-stilistica della Casa tedesca. Non ne vedremo altre di pari livello.
Motore | Anteriore, 8 cilindri in linea – Alesaggio 88 mm – Corsa 111 mmm – Cilindrata 5401 cm³ – Valvole in testa, distribuzione monoalbero nel basamento – Rapporto di compressione 6,5:1 – Un carburatore verticale a doppio corpo – Compressore volumetrico a lobi tipo Roots – Potenza 115 CV (con compressore inserito 180 CV) a 3400 giri/minuto – Batteria 12 V, 60 Ah. |
Trasmissione | Trazione posteriore – Frizione monodisco a secco – Cambio a 4 marce (2ª, 3ª e 4ª sincronizzate) – Comando a leva centrale – Rapporto al ponte 3,08:1 – Pneumatici 7.00-17. |
Corpo vettura | Convertibile 2 posti + strapuntino trasversale, 2 porte – Telaio a longheroni e traverse – Sospensioni anteriori a ruote indipendenti, bracci trasversali sovrapposti, molle elicoidali, ammortizzatori idraulici – Sospensioni posteriori a ruote indipendenti, semiassi oscillanti, doppie molle elicoidali, ammortizzatori idraulici – Freni idraulici a tamburo, servofreno a depressione – Lubrificazione centralizzata – Sterzo a vite e dado – Capacità serbatoio carburante 115 litri. |
Dimensioni e peso | Passo 3290 mm – Carreggiata anteriore 1515 mm – Carreggiata posteriore 1502 mm – Peso a vuoto (autotelaio) 1800 kg. |
Prestazioni | Velocità 170 km/h – Consumo medio 27-30 litri/100 km. |