Ha vissuto tutto in modo estremo: la passione per le auto d’epoca e la regolarità, la rivalità sportiva, l’asprezza nelle dispute, la squisita gentilezza con la quale ti regalava uno dei bonsai che coltivava a centinaia nella sua casa vicino a Trieste; in maniera altrettanto estrema, Luciano Viaro se n’è andato il 21 febbraio.
“Big Luciano” è stato uno dei padri della regolarità, fin dagli anni Sessanta. Con i tratti tipici della sua genialità, aveva trasformato la passione per i cronometri nell’azienda che da circa vent’anni serve i cronometristi e i regolaristi di tutto il mondo. Ha vinto tutto il possibile, comprese tre Mille Miglia, anche nelle “versioni” argentina e giapponese.
Con dedizione e puntiglio ha organizzato la squadra corse Alfa Romeo, ma ha anche gareggiato con gloriose Lancia, come la “Fulvia HF” di Munari e Mannucci o la “Stratos” Alitalia. Luca Bergamaschi, organizzatore del G.P. Nuvolari, che vinse con lui la M.M. del 2007, ha detto: “È una perdita gravissima; la rivalità tra Luciano Viaro e Giuliano Canè ha rappresentato per l’automobilismo storico ciò che Bartali e Coppi hanno fatto per il ciclismo”.
Ricordando la preziosa collaborazione di Luciano Viaro con la nostra rivista, tutta la redazione di Ruoteclassiche si unisce al dolore della famiglia. Addio Luciano.