La “emme” sulla parte posteriore fa la differenza: vuol dire che ne hanno costruite soltanto 15.000, di cui appena 159 vendute in Italia; che vale il doppio di una normale “1.8”; che è una “instant classic” a pieno titolo. La linea lascia a bocca aperta e le prestazioni, ancora oggi, restano superlative.
La BMW “Z3” è uscita di produzione da meno di quattro anni, ma è già un “cult” per i collezionisti, soprattutto nella rara versione “M” (“Motorsport”), dotata del sei cilindri da 321 CV ereditato dalla “M3”; se una normale “Z3” vale sugli 11.000 euro, la quotazione della “M” può lievitare fino a 21.500.
La guida è coinvolgente, perché non ci sono aiuti elettronici, le prestazioni sono da favola (velocità autolimitata a 250 km/h) e il look è ben più spettacolare rispetto alla “Z3” normale grazie a passaruota allargati, spoiler maggiorati e quattro scarichi. Del resto la “Z3” è abituata a dare spettacolo fin dal suo lancio mondiale nel 1995, quando, sul set del film “Goldeneye”, diviene l’auto dell’agente 007. Le cilindrate di lancio sono le piccole “1.8” e “1.9”, poi arrivano le “sei cilindri”, tra cui la nostra “M 3.2”.
La macchina ha sbalzi ridotti, fari carenati, cofano lungo e vistose “branchie” laterali. Il motore è montato dietro l’asse anteriore, in posizione longitudinale, col cambio a seguire; l’abitacolo è arretrato, col serbatoio davanti all’asse posteriore. Il motore è il fantastico sei cilindri in linea a fasatura variabile e sette supporti di banco: gira con coppia quasi costante da 2000 a 7000 giri. Non è delicato e non comporta una manutenzione esagerata (un normale tagliando costa, alla BMW, 300-350 euro). Per fortuna la “Z3 M Roadster” non ha veri punti deboli, dunque il consiglio è controllare lo stato delle parti a rischio d’usura e di conti salati in officina.
Ricordiamo che l’hardtop era fornito dalla Casa: se il proprietario non l’ha più, trattate il prezzo, perché oggi il tettuccio rigido costa sui 3000 euro. Anche la capote ad azionamento elettrico era di serie. Nessun problema per i ricambi: c’è tutto, disponibile in breve tempo, ma preparatevi a sborsare somme elevate. Nel mondo sono state vendute 15.289 “Z3 M Roadster”, 159 delle quali in Italia. Non c’è da stupirsene, visto che all’epoca la macchina costava oltre 103 milioni di lire.
Motore | Anteriore longitudinale – 6 cilindri in linea – Basamento in ghisa – Alesaggio 86 mm – Corsa 91 mm – Cilindrata 3201 cm³ – Rapporto di compressione 11,3:1 – Potenza 321 CV a 7400 giri/min – 4 valvole per cilindro, 2 assi a camme in testa, doppio variatore di fase “Vanos” (catena) – Iniezione multipoint, accensione elettronica, 6 bobine – Catalizzatore a 3 vie. |
Trasmissione | Trazione posteriore – Cambio a 5 marce – Differenziale autobloccante al 25% – Pneumatici 225/45 ZR 17 anteriori, 245/40 ZR 17 posteriori. |
Corpo vettura | Spider, 2 porte, 2 posti – Struttura a elementi scatolati – Sospensione anteriore a ruote indipendenti, schema McPherson – Sospensioni posteriori a ruote indipendenti, bracio obliquo – Molle elicoidali – Barre stabiilzzatrici – Ammortizzatori idraulici telescopici – Freni a disco ventilati, ABS – Sterzo a cremagliera, servocomando. |
Dimensioni e peso | Passo 2459 mm – Carreggiata anteriore 1422 mm – Carreggiata posteriore 1492 mm – Lunghezza 4025 mm – Larghezza 1740 mm – Altezza 1266 mm – Peso a vuoto 1350 kg. |
Prestazioni | Velocità 250 km/h – Consumo medio 11,1 l/100 km. |