La Lombardia introduce il controllo a a distanza delle classi di omologazione e di emissioni con le telecamere dei portali delle ZTL.
La proposta della Giunta lombarda risale al 2017, quando l’allora assessore all’Ambiente, Claudia Terzi, scrisse della necessità di svolgere più controlli sulle strade per limare la circolazione dei mezzi più inquinanti: “Ho già ribadito al ministro dell’Ambiente la necessità di porre particolare attenzione al tema del controllo in automatico dei veicoli, da attuarsi con l’uso di telecamere omologate e, in modo specifico, da parte di alcuni Comuni, alla riduzione della velocità dei veicoli, oltre ad altri strumenti di controllo della circolazione dei mezzi per il trasporto delle merci in autostrada, tra questi il pedaggio differenziato dei veicoli più inquinanti rispetto a quelli meno inquinanti”. Da allora il Codice della strada non è stato aggiornato alla volta di telecamere in grado di scovare auto vecchie, ma non di meno il Pirellone ha deciso di investire sulla tecnologia informatica che limiterà gli accessi dei mezzi inquinanti nelle ZTL.
Gli impianti di sorveglianza. Come ha detto l’assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato, “la Regione Lombardia delibererà un finanziamento di 4,5 milioni di euro destinato ai Comuni lombardi per la realizzazione di impianti di videosorveglianza per il controllo dei veicoli più inquinanti”. “In pratica, destineremo 4,5 milioni di euro dei 60,5 milioni assegnati alla Regione a un bando per la realizzazione di impianti di videosorveglianza per il controllo targhe dei veicoli, con verifica informatizzata di quelli inquinanti e gestione in zone a traffico limitato o nelle aree soggette a disposizioni di limitazione. Potranno essere finanziati sia interventi ex novo, sia il potenziamento di impianti già esistenti e in sede di partecipazione al bando, verrà data priorità agli Enti locali il cui territorio è ricompreso nell’area geografica con maggior inquinamento atmosferico”.
Giro di vite contro le emissioni. “Questa misura – conclude l’assessore De Corato – è un ulteriore strumento che diamo ai Comuni della nostra regione per il controllo della circolazione dei mezzi inquinanti. Questi impianti in futuro potranno assumere altre funzioni legate anche al controllo del territorio”. Per ora il Codice della strada ammette il solo controllo della classe inquinante di un mezzo in ingresso di una ZTL. La zona a traffico limitato, peraltro, deve essere approvata dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, secondo il possesso di una serie di requisiti ben precisi.