Nei “road movie” attori e auto condividono la scena per buona parte del film: in Italia la più ironica espressione di questo filone cinematografico è rappresentato sicuramente dal capolavoro di Carlo Verdone girato oltre quarant’anni fa, “Bianco, Rosso e Verdone”, tre episodi incrociati che, in comune, hanno il viaggio per recarsi a votare.
Un’Alfa e due Fiat. La scelta delle auto non fu affatto casuale: l’alfa Romeo Alfasud di Pasquale, emigrato in Germania e diretto da Monaco a Matera tra disavventure e depredamenti tappa dopo tappa su un’auto personalizzata nel peggiore dei modi; la Fiat 131 Panorama di Furio, pignolo compulsivo socio Aci partito da Torino assieme all’indimenticabile moglie Magda e ai figli Antongiulio e Antonluca: infine, il timido e ingenuo Mimmo a bordo di una Fiat 1100D in trasferta dal Veneto alla Capitale in compagnia della nonna, interpretata da Elena Fabrizi, conosciuta anche come “Sora Lella”. Il ruolo delle vetture è sempre stato tenuto in considerazione: erano co-protagoniste, non veicoli di scena, tanto da essere rimaste ben impresse nella memoria del pubblico. Non si sa che fine abbiano fatto gli esemplari originali: sono modelli il cui valore a oggi può permettere esperimenti, restauri e repliche, avendo capacità e spazi.
“Carlo Verdone collection”. Per chi non avesse né uno né l’altro, c’è una soluzione: Infinite Statue, in collaborazione con lo studio di progettazione Zetakit, specializzato nella produzione di auto in scala, ha realizzato i modellini di questo cult cinematografico. Andiamo ora a scoprire questa “Carlo Verdone Collection” in scala 1:18. Tra i dettagli che saltano all’occhio sull’Alfa: sedili rivestiti di pelliccia, antennone, autoradio sul sedile e cassetta di Claudio Villa, oltre alla perfetta riproduzione di Pasquale alla guida. Nel caso della Fiat 131 Panorama troviamo le valigie ordinate nel baule e la colonnina autostradale SOS, davanti alla quale è stata posizionata la perfetta riproduzione di Furio.
Dettagli completi. Nel modello della Fiat 1100D Bicolore, spicca il sedile posizionato sul portapacchi, così collocato all’inizio del film per consentire alla nonna di allungare le gambe. Mimmo è alla guida con l’espressione “Verdoniana” del mitico “In che senso?”.
Tiratura fissa. Sono stati prodotti 1.500 pezzi per ogni vettura: prezzo, circa 180 euro l’una. Per i più appassionati c’è anche una confezione dedicata al 40° anniversario della pellicola, che offre, oltre a tutte e tre le auto, l’autografo di Verdone realizzato a mano in ognuno dei 100 set numerati, il manifesto del film e vari gadget, tra cui la copia del passaporto di Pasquale, la maglietta gialla di Mimmo e la cartella del socio Aci con l’adesivo triangolare anni 80. Il tutto a 650 euro.