X

Modellismo: come si realizzano scatti d’autore (2)

Abbiamo ricevuto direttamente dalle mani di Mariella Della Santa (proprietaria del marchio RIO) una meravigliosa Fiat 128 in scala 1:43. Un modello che si presenta in un classico colore pastello, con la neve che punteggia la carrozzeria e con tanto di sci fissati al portapacchi. Un’auto in miniatura che troverebbe la sua collocazione ideale in un ambiente invernale montano. Vediamo con Fabrizio Ferrari come fotografarla in maniera artistica.

Analisi. Per cogliere in maniera netta i dettagli più evidenti senza nessun tipo di distrazione “cromatica”, posizioniamo il modello sopra un tavolo laccato bianco. Fotografare soggetti in scala 1:43 richiede una scenografia del contesto quanto più in linea con l’auto e una ambientazione “raccolta”.

Contesto raccolto. Studiando la piccola 128 è nata l’idea di inserirla in una scena forte, ma nel contempo concreta. Creeremo una salita non troppo impegnativa verso un ipotetico impianto sciistico. Del resto, il modellino è sprovvisto di catene e la situazione doveva comunque avere una certa credibilità.

Come si fa. Ci procuriamo dei ritagli di polistirene, posizionandoli paralleli sulla base, a simulare i lati di una strada di montagna. Con un cutter di medie dimensioni sagomiamo il materiale cercando di non essere troppo regolari nella scultura, e avendo cura di preservare gli scarti più grandi, che serviranno poi a “muovere” il profilo scosceso del paesaggio circostante.

Il manto stradale. “Per questi piccoli set”, spiega Ferrari, “consiglio una base in Mdf (Medium Density Fibreboard, ndr), un pannello composto di fibre di legno pressato con colle e resine ad alte temperature”. Incolliamo alcuni fogli di carta vetrata grigia dalla grana finissima, che ricorda molto la texture dell’asfalto, specie in questa scala. Per la linea di mezzeria sarà sufficiente un bianco a pennello: fatto questo, la composizione della base per la scena è ormai alle battute finali.

La vegetazione. Procuriamoci tre bei rametti di Teloxis Aristata, una piccola pianta che viene essiccata e trattata opportunamente per evitare il distacco delle sue piccolissime foglie: utile perché dona un aspetto realistico agli alberi in scala ridotta, è infatti molto utilizzata per chi realizza diorami, ed è facilmente reperibile a basso costo. Posizioniamo i rametti ai lati della scena, inserendoli leggermente nel polistirene. 

La neve. Con un piccolo setaccio da cucina facciamo cadere sul paesaggio del borotalco, cercando di non essere troppo regolari, con la cura di far posare anche un piccolo quantitativo di polvere sulle piante e un po’ meno sul manto stradale.

Lo scatto. Le inquadrature saranno due, per trasmettere l’idea della “fatica” di marciare contro vento nella notte, con luci di altre auto sullo sfondo. Il tutto incorniciato da leggeri fiocchi di neve in caduta. “Nel mio stile”, prosegue Ferrari, “darò una luce tenue modulata sul soggetto, che lo faccia quasi sembrare l’attore principale di una rappresentazione teatrale: una specie di omaggio del direttore delle luci al protagonista al centro del palco”.

Tempi. “Imposto dai 3 ai 5 secondi di lunga esposizione, sufficienti a permettermi di ‘pennellare’ con una piccola luce a Led tutte le zone che voglio far risaltare nel contesto. Terminato il lavoro manuale, elaboriamo la foto, inserendo al computer le luci dei fari e un pizzico di movimento alla nevicata”.

Tutte le news di Ruoteclassiche
Quattroruotine
Tags: modellismo
Editoriale Domus SpA Via G. Mazzocchi, 1/3 20089 Rozzano (Mi)
Codice fiscale, partita IVA e iscrizione
al Registro delle Imprese di Milano n. 07835550158
R.E.A. di Milano n. 1186124 - Capitale sociale versato € 5.000.000,00
All rights reserved / Privacy / Informativa Cookie completa / Gestione Cookie