Che cosa ha spinto il sultano del Brunei a chiedere la trasformazione in station wagon di una Ferrari? Non certo l’esigenza di spazio (pur avendo lui una famiglia molto numerosa), ma piuttosto la ricerca di un’assoluta esclusività. Così è nata la 456 Venice Shooting Brake. Per avere il modellino l’iter è molto più semplice: non occorre contattare la Ferrari e la Pininfarina. Basta acquistare uno degli esemplari marchiati Matrix in scala 1:18.
Ottimo lavoro. Il modello è molto interessante, per un collezionista Ferrari sicuramente un esemplare da tenere in considerazione. Le linee sono molto precise, anche perché il lavoro di trasformazione dell’auto “vera” fu decisamente importante: se avete una 456 GT nella vostra collezione accostatela a questa e vi accorgerete che non fu solamente aggiunto un volume in coda, ma la sportiva fu rivista in tantissimi aspetti estetici e aerodinamici, come la profonda modanatura laterale che abbraccia entrambi gli sportelli.
Coda, punto cruciale. La parte posteriore, vero oggetto della modifica, anche nel modello risulta decisamente equilibrata e naturale. Forse l’aspetto più difficile per la Pininfarina fu proprio quello di farla sembrare “normale”. Ottimo l’assetto, comparato con le poche foto disponibili della Ferrari reale.
All’interno. Se volete conoscere i gusti di un sultano, guardate l’abitacolo di questa 456 “station”: fu totalmente personalizzato secondo le richieste regali, sia per quanto riguarda i materiali sia per i colori. Per una riproduzione di un’auto speciale, con così poca documentazione a disposizione, possiamo reputarlo un buon lavoro.
Raro, ma… Il modello, di resina, è piuttosto raro, ma non introvabile. Con un po’ di pazienza e di ricerca tra negozi e web lo si può scovare. La sua valutazione varia dai 240 ai 280 euro, un prezzo tutto sommato abbordabile anche senza essere sultani.