Amata da chi l’ha posseduta, criticata (sbagliando) da chi non l’ha conosciuta. La geniale Fiat Multipla ha avuto un ruolo importante nella storia della Casa, tanto che la prima serie, nel 1999, meritò uno dei più alti riconoscimenti: l’esposizione al MoMA di New York. La casa Ottomobile ha riproposto la versione 2001 in scala 1:18, uscita, però di produzione. Vediamo perché si tratta di un modello da cercare di acquistare per altre strade.
Il modello. Guardandola, è proprio la Multipla: di fronte, infatti, si vedono benissimo i tratti che hanno resa unica l’auto vera, come i gruppi ottici su tre livelli, con il superiore posizionato sotto al parabrezza, i vistosi specchietti laterali e il paraurti che abbraccia, in parte o del tutto, gli altri due “piani” dei fari.
Ottima lavorazione. Le grandi “gemme” delle frecce anteriori ci portano a osservare il modello di lato: i cerchi e le gomme sono perfetti, anche la fascia paracolpi nera centrale è stata realizzata al meglio. Le portiere, poi, sono ben delineate, e lo stesso discorso vale per maniglie e serrature. La coda offre una fanaleria di eccellente qualità, come risalta la realizzazione della bombatura del portellone con il nome del modello. Unica pecca, il logo Fiat a sinistra, posizionato in modo leggermente inclinato.
All’interno. Lo spettacolo offerto da Ottomobile continua nell’abitacolo, non apribile, anche se i finestrini sono talmente grandi da permettere la vista da ogni angolazione: ecco, dunque, i sei sedili, il cruscotto e il volante riprodotti in modo eccellente, così come la parte superiore delle maniglie nell’interno porta.
Da scovare. Insomma, un modello da collezione, ma non più in produzione. Ne sono stati venduti 999 pezzi, e chi ne ha uno a casa se lo tiene stretto, tanto che per aggiudicarselo (a trovarlo, in vendita) a qualche asta si può spendere dai 160 ai 180 euro, per un modellino con buone chance di rivalutazione.