L’Autodromo di Monza ha ospitato l’interessante manifestazione dedicata alla grande storia dei motori, con il 5° appuntamento della serie internazionale di Peter Auto
L’Autodromo Nazionale di Monza ci ha regalato (dal 20 al 22 Settembre scorsi) un grande weekend Italiano di gare classiche, sostenuto da un clima generalmente favorevole e in parte soleggiato. Lo straordinario palcoscenico di Monza è quanto di più iconico si possa immaginare per le competizioni classiche in pista, specialmente se pensiamo che solo il Catino di Indianapolis, inaugurato nel 1909, ha più storia alle spalle.
Presenti circa 300 vetture. La sua fama di Tempio della Velocità non è stata smentita nemmeno in questo caso dato che, tra le circa 300 vetture al via, più o meno attempate, numerosi erano i “mostri” in grado di impressionare. Uno per tutti la Nissan R90 CK che ha superato i 306 Km/h con al volante la coppia francese Pierre-Alain France e Raymond Narac, quest’ultimo espertissimo pilota/gentleman con alle spalle anche vittorie in Classe GT alla 24H di Le Mans. Com’è noto le Griglie di partenza sono state 8, con in più la bella sorpresa della Coppa Geki Russo che ha accumunato F3 e F Junior, che hanno dato luogo a velocissimi duelli.
Tra imprevisti e novità. Nello splendido spettacolo generale non sono mancati momenti di vera suspense, come il distacco di una ruota in piena Parabolica a danno del #67, una Giulia TZ del 1964 che correva in ambito del Greatest’s Trophy. Inoltre il notissimo gentleman driver giapponese Katsuaki Kubota ha subito un durissimo incidente in piena velocità alla curva del Serraglio, finendo la sua corsa carambolando fino alla Ascari. Danni gravissimi alla sua Nissan Gruppo C #25, ma solo grande spavento per il 58enne pilota. Per tornare a Monza, la buona notizia di queste ore è la pubblicazione del nuovo Calendario 2020 della Serie Europea di Peter Auto, che prevede nuovamente un evento in ambito italiano. L’Autodromo Nazionale è confermato come sede anche per l’anno a venire.