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MUSEO DELL’AUTO, È BATTAGLIA SUL NOME

Dopo quattro anni di chiusura per importanti lavori di ristrutturazione e ampliamento riaprirà il 18 marzo a Torino il Museo Nazionale dell’Automobile. Nuovissima la sede – oltre 11 mila metri quadrati, con centro congressi, biblioteca, centro didattico, bookshop, caffetteria e ristorante – progettata dall’architetto Cino Zucchi e dallo scenografo François Confino.

“Sono stati concepiti degli allestimenti particolarmente suggestivi – spiega Rodolfo Gaffino Rossi, direttore della struttura – come pure una scenografia sonora e una serie di effetti speciali che rendono l’esposizione emozionale e interattiva. Le auto racconteranno così i grandi avvenimenti culturali e sociali”.

All’inaugurazione, in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia, sarà presente il Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Il museo potrebbe essere dedicato a Gianni Agnelli (e non più quindi a Biscaretti di Ruffia, una scelta che ha già suscitato grandi polemiche) mentre a un membro della famiglia (si parla del “disoccupato” Lapo Elkann) potrebbe toccare la presidenza, con tanti ringraziamenti al suo storico fondatore, che del museo è stato l’infaticabile ispiratore.

Biscaretti di Ruffia scomparve nel 1959, un anno prima dell’apertura del “suo” museo. La Fiat dovrebbe cedere in comodato per trent’anni la propria collezione di auto d’epoca.

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