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Piccole bombe francesi: Peugeot 205 Rallye, nuda e cruda

Meno celebrata della GTI, la Peugeot 205 Rallye resta comunque una delle versioni più interessanti, sia per i contenuti tecnici sia per l’estetica, che riporta immediatamente al mondo dei rally. Ricreando in chi si siede al posto guida l’immediata suggestione di trovarsi nel bel mezzo di una prova speciale, anche se si sta semplicemente andando al supermercato.

Cura dimagrante. La 205 Rallye debutta nel 1988 per andare a colmare una lacuna di potenza nella gamma: con la 1.9 da 127 CV e la 1.6 passata a 113, la famiglia GTI non prevede infatti una versione “base”, dedicata a chi era pronto a rinunciare al comfort pur di provare sensazioni di guida amplificate. La 1.3 Rallye risponde perfettamente a questa domanda, riducendo prima di tutto il peso (-60 kg rispetto alla GTI 1.6), che scende a 790 kg, grazie alla rimozione di gran parte dei pannelli d’insonorizzazione, di fendinebbia, tergicristallo posteriore, predisposizione all’impianto audio, alzacristalli elettrici, sbrinatore, specchietto esterno regolabile, fino addirittura al tappo serbatoio privo di serratura.

Un milletre incattivito. Per contenere i costi di esercizio – ma soprattutto per rispettare i regolamenti del gruppo A e N nella classe inferiore a 1.3 – la scelta del motore cade sul nuovo 4 cilindri di 1.294 cm³ e 95 CV utilizzato per la prima volta sulla Citroën AX Sport. Grazie a due carburatori doppio corpo Weber, un collettore di aspirazione più diretto e un airbox più grande, la potenza sulla 1.3 Rallye passa a 101 CV a 6.800 giri e le prestazioni sono simili a quelle della 1.6 GTI, con lo 0-100 fissato in 9,6 secondi e una velocità massima di 190 km/h, raggiunti rapidamente grazie alla trasmissione a 5 marce con rapporti accorciati.

Solo bianca. La 205 Rallye viene prodotta in un lotto iniziale di 5.000 esemplari per ottenere l’omologazione per i rally, ma il successo sarà tale che, nel corso della sua carriera, terminata nel 1992, verrà prodotta in 30.111 unità, tutte rigorosamente a tre porte e nell’unico colore disponibile, il bianco Meije. Anche i cerchi di lamiera da 13” sono della stessa tinta e sulla calandra spiccano le strisce adesive della Peugeot-Sport, che ritroviamo, insieme alla scritta “205 Rallye” in rosso, sul pannello – verniciato nel colore della carrozzeria, a differenza della GTI – che collega la fanaleria posteriore. All’interno, spiccano le cinture di sicurezza, la tappezzeria rossa e i sedili ben profilati, di tessuto, completi di logo della Peugeot-Sport ricamato.

Costava molto meno della GTI. Con il suo mix di telaio alleggerito e motore pimpante, la 205 Rallye è capace di emozionare alla guida almeno quanto la GTI, oltretutto all’epoca era offerta a un prezzo decisamente inferiore. Esiste anche la 1.9 Rallye, che altro non è che una 1.9 GTI da 102 CV con la carrozzeria “Rallye”: molto più rara della 1.3, è però meno apprezzata dagli appassionati, perché pesa 110 kg in più e perde inesorabilmente quella caratteristica ruvidità alla guida. Oggi è difficile trovare una 205 Rallye 1.3 in buono/ottimo stato a un prezzo inferiore ai 15-16 mila euro, ma la sportiva francese li vale tutti.

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Categorie: Auto
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